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November 08 2018
José Mourinho ha costruito la sua carriera, oltre che sull'indubbia capacità tecnica di costruire squadre vincenti, anche sull'innata predisposizione alle provocazioni e alla gestione della comunicazione nelle risse verbali. Ne è quasi sempre uscito vittorioso, attirando sulla propria persona le polemiche e scaricando spesso i suoi giocatori, consentendo loro di stare al riparo.
Si è nutrito dell'antagonismo fuori dal campo, lo ha alimentato dopo averlo studiato a tavolino. Ne hanno tratto vantaggio il Porto, l'Inter, il Chelsea, il Real Madrid e se ne sta nutrendo anche una delle edizioni più sbiadite della storia del Manchester United.
Dopo le tre dita mostrate alla curva della Juventus nel finale della gara d'andata, non era nemmeno quotato che Mourinho avesse preparato qualcosa di 'special' in caso di nuovi insulti. Bastava leggere la sua storia e cogliere la funzionalità di molti dei suoi atteggiamenti.
Al di là di ogni giudizio morale e stilistico (ma anche insultare per novanta minuti un allenatore avversario non è il massimo dell'eleganza), i tifosi dello Stadium non hanno capito che il duello di Manchester sarebbe stato solo l'antipasto e che, se il campo gliene avesse dato occasione, il portoghese si sarebbe rifatto.
Alla vigilia Tuttosport - quotidiano sportivo di riferimento per il popolo bianconero - lo aveva messo per iscritto in un invito a fischiare senza insultarlo. Non solo per una questione di educazione, ma anche semplicemente per mero interesse di bottega: "Siccome non è stupido si aspetta gli insulti e avrà una risposta pronta e irrisoria...". Detto e fatto.
Mourinho è della stessa categoria degli Ibrahimovic e di tutti quei calciatori e atleti che si nutrono dell'odio altrui, lo prendono e lo trasformano in forza. Il suo Manchester United ha vinto a Torino con una buona dose di fortuna e casualità, il portoghese ha messo un'altra pietra miliare nella sua collezione di duelli con il mondo intero. Il rumore dei nemici lo ha inventato lui e ci ha costruito stagioni trionfali. Non accadrà con lo United, ma questa volta i tifosi della Juventus glielo hanno servito su un piatto d'argento.