Calcio
May 04 2021
Jose Mourinho torna in Italia, undici anni dopo l'addio all'Inter nella notte del Triplete a Madrid. Ha accettato la proposta della Roma che lo ha annunciato con largo anticipo e a sorpresa, dopo aver dato il benservito a Fonseca che a fine stagione lascerà la panchina giallorossa su cui si era seduto nel 2019. Un'operazione clamorosa, che riporta in Serie A uno dei tecnici più vincenti in Europa e che consente ai Friedkin di lasciare il primo, vero, segno della loro gestione nella squadra della Capitale.
I proprietari made in Usa hanno fatto tutto in un giorno: prima il comunicato di addio a Fonseca (non un esonero ma il preannuncio del mancato rinnovo a fine stagione) e poi l'annuncio choc che nessuno si attendeva. Le voci erano concentrate sull'ipotesi Sarri, dato per favoritissimo nella corsa alla panchina della Roma e in procinto di chiudere l'accordo dopo aver valutato funzionale la rosa al suo calcio. Invece il nome giusto era quello di Jose Mourinho, appena esonerato dal Tottenham (19 aprile) e descritto come tecnico sulla parabola discendente, reduce da quattro addii di fila a club allenati.
Il portoghese ha firmato fino al 2024 e dopo la fine dell'avventura londinese non aveva nascosto di volersi rimettere in gioco il più in fretta possibile e di non disdegnare una piazza italiana. Parole che evidentemente lasciavano intravedere quanto stava accadendo. Dopo la notte di Madrid del 2010 le fortune dello Special One sono state alterne: una Liga e una semifinale Champions League con il Real Madrid tra il 2010 e il 2013 prima dell'addio forzato, poi il Chelsea (una Premier League seguita da incomprensioni con Abramovich e il suo staff), due anni e mezzo al Manchester United con esonero nel dicembre 2018 e, infine, il Tottenham al posto di Pochettino ma senza riuscire a garantire tituli. Quello che in carriera gli è sempre venuto bene.
Ora la sfida della Roma. Ha detto di essersi convinto in fretta della bontà del progetto giallorosso, della serietà della proprietà Friedkin e del calore dei tifosi romanisti. Il contratto triennale è la certificazione che sul suo nome il club ha investito tantissimo, lasciandogli anche il tempo per far maturare il lavoro. L'obiettivo è risalire dalla mediocrità di una stagione in cui la Roma rischia di restare fuori da tutto.