Lifestyle
August 11 2020
La notizia che sta facendo discutere in questi giorni è il rilascio di Mulan direttamente in streaming, bypassando la sala cinematografica, almeno negli Stati Uniti. È la prima volta che un kolossal della Disney intraprende questa strada. Ma il CEO della Disney Bob Chepak rassicura: questo non sarà il futuro standard della distribuzione cinematografica, è solo un esperimento – e un modo per rientrare dei costi – in epoca Covid. Ecco cosa è successo.
La premiere hollywoodiana di Mulan, atteso remake in live action del classico d'animazione della Disney del 1998, si è tenuta il 9 marzo 2020 al Dolby Theatre di Los Angeles; l'uscita nei cinema statunitensi era prevista per il 27 marzo.
Era l'8 marzo quando l'Italia si blindava nello straziante lockdown e a ruota tutto il mondo veniva sbalestrato dalle fauci invisibili del Coronavirus. Da allora Mulan è sembrato il baluardo in mano alla Disney per la ripresa delle sale cinematografiche post-Covid. Un po' come Tenet di Christopher Nolan.
Il suo rilascio da marzo era stato posticipato al 21 agosto 2020.
Ma eccola, la notizia che gli esercenti cinematografici hanno mandato giù a fatica: Mulan bypasserà la sala cinematografica e uscirà direttamente in streaming, su Disney+, il 4 settembre. Questo almeno negli Stati Uniti. Non sarà incluso nell'abbonamento. Il costo? Abbastanza elevato per uno streaming (a cui, però, possono partecipare più persone): il prezzo premium di 29,99 dollari. Dopotutto vedere Mulan in streaming, per un'ipotetica famiglia di quattro persone, è sempre più conveniente che andarlo a vedere al cinema.
Sarà invece distribuito in sala nei Paesi in cui i cinema sono aperti, come in Cina (e presumibilmente in Europa), così come in altri Paesi che non hanno Disney+. Sul mercato cinese, tra l'altro, la Disney fa molto affidamento, visto che Mulan racconta l'epica storia di Hua Mulan, leggendaria guerriera ed eroina cinese che si arruolò in un esercito di soli uomini.
Storicamente la Disney, tra tutte le major, è sempre stata tra i sostenitori dell'esperienza collettiva di un film al cinema. Come si spiega quindi questa decisione di portata storica?
L'amministratore delegato della Disney, Bob Chapek, ha dichiarato che Mulan sarà «un caso isolato», non un segnale che gli studios vogliano passare a un nuovo modello di business.
Dopo che la Disney ha annunciato l'uscita di Mulan nel suo servizio di streaming, alcuni hanno ipotizzato che anche Black Widow e altri film di risonanza della casa potessero avere questa forma di rilascio. Ma l'ipotesi è azzardata: la mossa attuale è evidentemente condizionata dall'emergenza sanitaria in corso.
Dovendo rinunciare all'uscita di agosto, visto l'andamento della pandemia in America, Mulan stava esaurendo le date utili nel calendario dei rilasci: Wonder Woman 1984 della Warner Bros. uscirà a ottobre, a novembre Black Widow e Soul della Disney, poi altri film della Fox. La Disney avrebbe dovuto puntare sul 2021, anche questo affollato, o stravolgere ancora il suo calendario di uscite.
La decisione della Disney non è stata facile, ma è diventato davvero arduo trovare una data di uscita uguale in tutto il mondo. Da qui la novità della distribuzione disomogenea.
Una scelta figlia anche del tentativo di contrastare la pirateria, abbastanza prevedibile con Mulan rilasciato in Asia e in Europa e bloccato invece negli States.
Mulan diventa comunque un esperimento significativo: i boss della Disney presteranno molta attenzione al numero di abbonati e al numero di account che sceglieranno di acquistare il film su Disney+, che attualmente conta 60 milioni di abbonati.
Con questo rilascio in streaming la Disney vuole recuperare almeno una parte del budget del film, che è di 200 milioni di dollari per la produzione, sui 100 milioni di dollari per il marketing. Per farlo, basterebbe che 10 milioni di utenti scegliessero di vedere Mulan su Disney+.
Come scrive la Cbnc, la Disney, comunque, è fin troppo consapevole di quanto possa essere importante il botteghino per i suoi profitti. Nel 2019 i suoi film hanno rappresentato quasi il 40% di tutte le vendite di biglietti in Nord America, ovvero più di 3,72 miliardi di dollari. A livello globale, la Disney ha incassato circa 13 miliardi di dollari.
Per un film Disney che bypassa le sale, un altro invece si appresta ad arrivare al cinema, in Italia. Si tratta del film d'animazione Disney Pixar Onward – Oltre la magia di Dan Scanlon. Uscirà il 19 agosto.
Negli Stati Uniti è stato distribuito il 6 marzo, qualche settimana prima che anche al di là dell'oceano il Coronavirus prendesse largo. A causa della pandemia, l'uscita negli altri Paesi è stata un po' a singhiozzo. L'incasso, quindi, è stato fortemente condizionato, ma nonostante ciò a livello internazionale tocca 110 milioni di dollari.
Ambientato in un immaginario mondo fantastico, il film racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po' di magia. Speriamo che la trovino e che riescano a diffonderla in questo mondo tarpato dal Covid.