Multe stradali: stangata in arrivo. Fino a 4mila euro per eccesso di velocità.

Duecento euro per guida con cellulare, quasi 4mila euro se si supera il limite di oltre 60 chilometri all'ora. Da gennaio le multe per gli automobilisti potrebbero aumentare del 17.6% in caso di adeguamento all’inflazione accumulata negli ultimi quattro anni. Ben che vada invece l’incremento si potrebbe fermare al 6%.

Lo stabilisce il Codice della strada. L’artico 195 prevede che i costi delle multe siano aggiornati ogni due anni. Il governo Meloni nell’ultimo biennio (2023-2024) aveva sospeso l’adeguamento. Un congelamento temporaneo, deciso per fronteggiare il caro energia e la crisi economica post-pandemia. Col 2025 però l’adeguamento sembra inevitabile e potrebbe pesare in modo considerevole sulle tasche degli automobilisti. La stangata dipenderà dal criterio di partenza. Se si terrà conto dei due anni di sospensione o no. Da qui le due possibilità: +6% o + 17,6%.

Secondo le stime gli aumenti, se si volesse recuperare l’inflazione dell’intero quadriennio 82021-2024) schizzerebbero a livelli record. Qualche esempio? Per chi supera i limiti di velocità di 10 km all’ora si arriverà a 203 euro di multa, 800 euro per uno sforamento tra i 10 e i 40 chilometri orari e 4mila euro oltre i 60 chilometri orari. Le sanzioni per sosta vietata potrebbero variare da 194 a 776 euro per le auto, mentre per i motorini la forbice sarebbe tra 98 e 385 euro. Ignorare un semaforo rosso potrebbe costare fino a 195 euro.

Il rialzo automatico delle multe è previsto dalla legge e si basa sull’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (indice FOI). La sospensione decisa negli anni scorsi non ha eliminato l’obbligo di aggiornamento, che ora include l’inflazione arretrata. Se prevalesse l’interpretazione più severa, le multe crescerebbero di quasi un quinto. L’adeguamento ha implicazioni economiche anche sugli incassi dello Stato e gli enti locali che supererebbero i 2 miliardi di euro nel 2025.

L’Unione Nazionale Consumatori e altre associazioni hanno criticato il possibile aumento, definendolo una "stangata" per i cittadini già colpiti dall’inflazione su beni di prima necessità. Secondo il Codacons, solo nei primi dieci mesi del 2024 le famiglie italiane hanno speso 1,3 miliardi di euro in sanzioni. Cosa succederà? Se il governo non interverrà per modificare la norma, l’aumento scatterà automaticamente, portando le sanzioni a livelli senza precedenti.

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