Tecnologia
February 19 2021
Secondo uno studio recente condotto dalla società di analisi OnePoll, più dell'80 per cento degli intervistati ha spiegato che la musica è stata di conforto durante la pandemia di Covid-19 e circa il 65 per cento ha sostenuto che guardare concerti virtuali ha aiutato a sentirsi connessi agli altri durante i lockdown. «Severe misure di contenimento sono armi potenti nella battaglia contro il virus, ma portano con sé effetti collaterali dolorosi. Sensazioni di ansia, stress e solitudine sono solo alcuni. Ci manca il prima, un tempo più innocente. Ci domandiamo se il mondo sarà mai più lo stesso. Ma durante i momenti di crisi più buia, la musica ci offre una speranza» dice a Panorama.itDave Rogers, presidente della divisione lifestyle di Harman, tra i principali brand mondiali nei settori dell'audio. «Nell'ultimo anno» aggiunge Rogers «la musica ha dimostrato di essere una sorta di ossigeno per l'anima, aiutandoci a respirare, a fare i conti con le nostre emozioni, a sentirci connessi l'uno con l'altro attraverso l'amore che condividiamo con le note».
Rogers, le persone hanno provato di riprodurre a casa sensazioni che erano solito provare durante i concerti o dentro i club? Hanno speso più tempo e denaro in attrezzature come home theater, cuffie e altre soluzioni di alta gamma?
Sì, decisamente. Il nostro desiderio collettivo di musica dal vivo durante lo scorso anno è stato quasi palpabile. Basta guardare all'incredibile popolarità raggiunta dai concerti in live streaming, le apparizioni di artisti dentro videogiochi e altri nuovi formati. Per esempio, il K-pop ha fatto segnare un nuovo record mondiale di pubblico per un evento musicale trasmesso in diretta streaming, con il Bang Bang Con: The Live, mentre l'incursione di Travis Scott dentro Fortnite ha raggiunto 12,3 milioni di giocatori; oltre un milione di biglietti sono stati venduti per Tomorrowland Around the World, un festival totalmente digitale di due giorni con più di 60 artisti.
Detto ciò, non c'è niente sulla terra di così emozionante come un'esperienza di musica dal vivo. La sua assenza si è fatta sentire tantissimo. Ma come per molti altri numerosi aspetti della pandemia, il pubblico si è evoluto e adattato. Ha trovato nuovi modi per godersi la musica e avvicinarsi il più possibile a farne esperienza. Ha investito in attrezzature audio domestiche di alte qualità. La prova è che le vendite di prodotti audio di tipo consumer sono esplose. L'ultimo trimestre del 2020 è stato un record per noi di JBL e Harman Kardon. E sì, sono aumentate le preferenze anche per le soluzioni di fascia alta: nel corso dello scorso anno, le vendite dei nostri prodotti di lusso sono salite del 10 per cento.
Da una prospettiva generale, ora la qualità conta di più, è diventata cruciale per un pubblico più vasto?
Con così tanti eventi dal vivo cancellati, le persone si sono naturalmente indirizzate verso la musica registrata. Una richiesta ricorrente è proprio quella di avere esperienze acustiche di qualità. Siamo fieri di fornire in maniera costante e rilevante suono di alto livello che consente agli ascoltatori di ottenere il massimo livello dell'audio. Oltre all'aumento delle vendite, lo testimonia il grande numero di premi che abbiamo ottenuto, come per esempio i 20 Ces Innovation Award per una vasta gamma di prodotti. In Harman l'innovazione è inseparabile dalla qualità.
Che tipi di tendenze immagina si rafforzeranno durante il 2021?
La seconda ondata di Covid-19, abbinata alla consapevolezza che il remote working diventerà una caratteristica permanente per molte compagnie, significa che i consumatori spenderanno molto tempo a casa durante il 2021. Ciò farà mantenere un passo spedito alle attrezzatture e alle soluzioni per l'home entertainment e a quelle tecnologie che ne incrementeranno sempre meglio l'esperienza come la realtà aumentata, quella virtuale, il gaming, il True Wireless. Si prevede, in particolare, che Vr e Ar cresceranno esponenzialmente durante il mondo post-pandemico, con applicazioni nel settore business, nella formazione, nel divertimento, anche nella salute, con la musica sempre al centro di questo percorso.
Può dirci qualcosa di più sul ruolo dell'audio nel gaming?
Si tratta di un settore nuovo per noi, ci siamo entrati l'anno scorso con la nostra gamma di cuffie Jbl Quantum. Anche in questo campo la musica e il suono rivestono un ruolo enorme, perché non solo un audio di alto livello restituisce un'esperienza di gioco più immersiva, ma il pubblico dei videogame tende anche a incrementare l'ascolto della musica.
E nell'automotive?
È ormai evidente che i consumatori considerano sempre di più le loro vetture come uno spazio da vivere. Un luogo in cui essere accompagnati nei loro tragitti dai loro dispositivi e dalla loro musica. Ma non è tutto. Il pubblico chiede nuove esperienze immersive create in maniera esplicita per l'auto e questo desiderio continuerà a crescere. In risposta a ciò, abbiamo sviluppato una gamma di tecnologie di ascolto dedicate all'auto, così come una varietà mai vista prima di esperienze di mobilità che rendono possibile portare un concerto dal vivo o un gioco a bordo. Ed è solo l'inizio. In Harman diciamo che l'auto è da vivere, non solo da guidare.
Che peso può avere l'intelligenza artificiale nel dare forma al futuro del suono?
L'Ai giocherà un ruolo chiave nei prossimi anni. In verità, la usiamo già ogni giorno senza nemmeno accorgercene. Le piattaforme di streaming, per esempio, includono algoritmi di machine learning che sono integrati in maniera silenziosa nella nostra esperienza d'ascolto. Sono responsabili dei suggerimenti circa gli artisti e le canzoni che ci potrebbero piacere. L'efficienza e le abilità di ottimizzazione dell'intelligenza artificiale stanno già permeando la qualità della riproduzione del suono e continueranno a farlo. L'interazione con gli assistenti vocali nei diffusori e nelle cuffie è stata ampiamente migliorata dai passi avanti dell'Ai. In Harman, abbiamo già iniziato a integrare soluzioni di questo tipo in molti dei nostri prodotti per migliorare l'esperienza dell'ascoltatore attraverso personalizzazione avanzata e cancellazione adattiva del rumore. In un futuro non troppo distante, probabilmente, l'intelligenza artificiale aiuterà gli artisti a creare la loro musica e renderà più semplice scoprire nuovi artisti. La tecnologia è un'amica di vecchia data della musica e continuerà a esserlo in futuro.