Economia
August 13 2019
Rimborsare una cifra inferiore a quella che la banca ha erogato sotto forma di mutuo. Quello che sembra essere un bel sogno per chi desidera comprare casa è una realtà in Danimarca, parte sì dell'Europa, ma nazione al di fuori dell'Eurozona e per questo con una banca centrale propria che non fa capo alla BCE.
E proprio la banca centrale danese da anni ha praticamente azzerato il costo del denaro (0,050%) e ora il Paese scandinavo propone addirittura mutui a tasso negativo.
Jyske Bank - che è il terzo gruppo bancario danese - ha anticipato l'intenzione di offrire ai propri clienti mutui a 10 anni a un tasso fisso negativo per lo 0,5%.
Nordea Bank, invece, ha intenzione di proporre un mutuo a tasso fisso di 20 anni a interessi zero e uno di 30 a tasso negativo.
Un tasso d'interesse dello 0,5% significa che, ad esempio, una casa che costa 1 milione di euro verrà rimborsata alla banca per una cifra che si aggira intorno ai 995.000 euro.
Si tratta di un passaggio storico che fa sì che mai come oggi sia conveniente in Danimarca comprare casa, ma mette in luce anche la paura che i mercati hanno della situazione economica globale. La scelta di approvare mutui a tasso negativo, infatti, è motivata dal fatto che gli investitori (in questo caso le banche) preferiscono subire una lieve perdita di capitale piuttosto che bloccare il mercato del prestito.
A tassi più alti, infatti, i cittadini non sarebbero in grado di rimborsare quanto dovuto o addirittura non avrebbero le prerogative per accedere al credito e questo causerebbe uno stallo economico ancora più drammatico dell'eventuale perdita.
L'altro lato della medaglia è che il facile accesso al credito ha portato al rialzo i costi delle case in Danimarca e gli osservatori temono che si crei una bolla immobiliare dalle conseguenze drammatiche per il mercato sia a livello finanziario che a livello immobiliare.
La tendenza al ribassoè, però, un problema che sta pesando sui mercati a livello globale e l'esempio danese non è che l'estrema conseguenza di una paura diffusa in tutta Europa. Basti pensare che i solidi Bund tedeschisono già sotto zero.
La rivista Bloomberg ha sottolineato che, a livello globale, altri tassi a lungo termine sono ora pari o inferiori allo 0% e ha calcolato che il 25% delle obbligazioni mondiali per un valore di oltre 14mila miliardi di dollari è già in territorio negativo.
E persino America e Giappone temono che i titoli di Stato finiscano in territorio negativo.
"È scomodo pensare - ha dichiarato alla tv danese Lise Nytoft Bergmann, capo analista di Nordea in Danimarca - che ci siano investitori disposti a prestare denaro per 30 anni e ottenere in cambio solo lo 0,5%. Un fatto che dimostra quanto gli investitori siano spaventati per la situazione attuale nei mercati finanziari e si aspettino che ci vorrà molto tempo prima che il quadro globale migliori".