Il Napoli corre per lo scudetto (e non è una sorpresa)

Il Napoli primo in classifica da solo, Udinese e Verona permettendo, o comunque davanti alle milanesi e alla Juventus sorprende solo per la tempistica. Non per la qualità del progetto e nemmeno per l'obiettivo che i partenopei si sono dati in questa stagione che segue il disastro post scudetto. Il Napoli corre per vincere. Punto. Non ci sono altre letture possibili. De Laurentiis ha messo sotto contratto il tecnico più bravo ad accorciare la strada verso la vetta e gli ha fornito un mercato da 150 milioni di euro più la conferma di tutti i gioielli della rosa precedente con esclusione di Osimhen, sostituito da Lukaku che dello stesso Conte è il fedelissimo.

Ecco perché non sorprende la vetta della classifica guadagnata vincendo tre partite di fila come non capitava da un anno e mezzo. Il crollo di Verona alla prima giornata è stato un incidente, anche se ha rischiato di minare da dentro le certezze dell'ambiente. Nella realtà si è trasformato nel propellente per convincere De Laurentiis a fare gli ultimi sforzi sul mercato pur non cedendo Osimhen: il passivo della sessione di scambi è imponente e in qualche modo i conti dovranno essere fatti tornare, ma per ora conta il campo e sul campo il Napoli si sta dimostrando all'altezza del compito.

Non servivano conferme circa la bravura di Conte nel far rendere il materiale umano messogli a disposizione. Semmai non si poteva prevedere un Lukaku così devastante da subito, vista l'estate da separato in casa vissuta al Chelsea. Invece il belga si è presentato tirato a lucido e ora il tecnico avrà tempo per inserire progressivamente anche McTominay, Gilmour e Neres, uno che è difficile immaginare solo come comprimario.

Il fattore Conte, però, sta incidendo soprattutto sui vecchi che venivano dalla stagione della crisi post scudetto. Di Lorenzo è tornato quello spallettiano e Meret - il più criticato della banda - si è scoperto determinante. Loro più Kvaratskhelia, Anguissa (il migliore a Cagliari, portiere a parte) e Lobotka: il Napoli era forte e in estate si è rafforzato. Ora la trasferta in casa della Juventus dopo una settimana di allenamenti mentre Thiago Motta dovrà digerire la prima di Champions League con il PSV. Se vantaggio dovrà esserci dall'assenza dalle coppe, è la prima occasione per misurarlo e per confermare che il Napoli corre per lo scudetto e nient'altro.

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