Lifestyle
December 17 2016
Sospeso tra passato e presente, Il tesoro dei Marvel di Brian Selznick è un romanzo unico nel suo genere: per metà (400 pagine circa) infatti a parlare sono solo le immagini in bianco e nero illustrate magistralmente dallo stesso autore.
Albert gettò quei tesori in acqua come se niente fosse. “Camminare lungo questo argine è come camminare sulla Storia” disse. “È come camminare su un catalogo infinito di storie perdute. Ma ci sono altre storie che aspettano di essere raccontate, e anche queste si perderanno, un giorno.”
Tutto nasce dal naufragio della celebre baleniera americana Kraken nel 1766 e dall’avventura dell’unico superstite, Billy Marvel, allora bambino.
Billy diventerà, per questo scherzo del destino, il capostipite di una famiglia di teatranti, che metteranno radici sul palcoscenico del Royal Theater di Londra.
Siamo nel 1990 quando Joseph Jervis parte per Londra alla ricerca del vecchio zio Albert, che vive da anni sepolto da ricordi e oggetti del passato nella sua polverosa casa al numero 18 di Folgate Street. Antichi cimeli e presenze silenziose, la casa nasconde qualcosa di più interessante di semplici vecchie cianfrusaglie.
Un mistero affascinante che abbraccia passato e presente avvolgendo il lettore in una storia viva e coinvolgente che porterà al ritrovamento di un tesoro prezioso: il tesoro dei Marvel.
Da 12 anni in su
Il tesoro dei Marvel, Brian Selznick, Mondadori, 2016
Mi chiamo Auguste Mars, ho quattordici anni e sono un pericoloso delinquente. O meglio, questa sarebbe l’idea che si sono fatti la polizia, il giudice dei minori e la quasi totalità degli abitanti della città.
Ora sono agli arresti domiciliari, e il braccialetto elettronico che mi stringe la caviglia destra mi impedisce di allontanarmi più di cento metri dal mio luogo di residenza.
Dietro alla morte del padre del quattordicenne Auguste Mars c’è un complesso intrigo internazionale e una guerra nascosta che va avanti da millenni. La lega degli Autodafé è una misteriosa società segreta che ha come obiettivo quello del controllo del sapere e della forma più antica in cui si trova depositato: i libri. L’unico avversario a questa pericolosa lobby è la Confraternita, a cui apparteneva il padre di Auguste e tutti i componenti della sua famiglia. Auguste e sua sorella Césarine hanno un compito cruciale: scoprire perché la lega ha ucciso loro padre e portare avanti la missione della Confraternita.
Césarine ha una caratteristica che la rende unica: è autistica. Sarà proprio la sua voce, insieme a quella di Auguste, a raccontare con umorismo e determinazione questa complessa avventura.
Un intreccio intricato carico di fascino e di mistero, Mio fratello è un custode è un romanzo d’azione che lascia col fiato sospeso dall’inizio alla fine del libro e anche oltre, visto che è il primo volume di una trilogia che ancora deve finire di essere pubblicata.
Da 11 anni in su.
La lega degli Autodafé. Mio fratello è un custode, Marine Carteron, Uovonero, 2016
Francis e Jessica si incontrano per caso durante la pausa pranzo a scuola. È amicizia a prima vista, ma è subito chiaro che c’è qualcosa di molto particolare in questo legame, perché Jessica è morta, è un fantasma.
Mentre rientrava, gli balenò in testa l’idea di saltare le lezioni, andare in presidenza e raccontare quello che gli era appena successo. Chissà ocsa avrebbero detto. Avrebbero chiamato l’ospedale? Sua madre? Uno psichiatra?
Ma sarebbe restato con quel dubbio, pensò, perché non aveva alcuna intenzione di dire a nessuno che aveva trascorso la pausa pranzo in compagnia di un fantasma.
La vita di Francis si riempie improvvisamente: le lezioni di matematica sono più divertenti, quando hai un’amica invisibile che ti passa le risposte, e la sua passione segreta per la moda trova finalmente sfogo nella condivisione con la nuova amica. Anche Jessica non ha mai avuto un amico come Francis, qualcuno con cui chiacchierare e ridere liberamente.
Francis è il primo a vedere Jessica, da quando è morta un anno fa, ma presto si aggiungeranno altri due amici all’insolita compagnia.
Il perché Jessica sia morta, non è chiaro nemmeno a lei e il perché solo loro tre riescano a vederla è un altro mistero su cui vale la pena indagare. Cosa hanno in comune? La risposta che troveranno lascerà i lettori a bocca aperta e porterà i quattro amici a una conclusione che nessuno di loro avrebbe mai immaginato.
Da quando ho incontrato Jessica è sostenuto da Amnesty International perché sostiene e promuove i valori di giustizia, speranza, sostegno e comprensione.
Un romanzo delicatissimo ed emozionante sulla forza dell’amicizia, che tocca temi forti e complessi come la morte, il bullismo, la ricerca della propria identità.
Da 12 anni in su.
Da quando ho incontrato Jessica, Andrew Norriss, il Castoro, 2016
Tutto cominciò con l’assassinio di Mister Darsley. Anzi no. A pensarci bene, tutto cominciò qualche settimana prima, il pomeriggio in cui finimmo di costruire la canoa.
Siamo in Louisiana nel 1904. Eddie, Te Trois, Tit e Julie sono grandi amici, nonostante i loro caratteri siano totalmente diversi. A unirli, oltre all’amicizia, c’è un catalogo di vendita per corrispondenza, il Walker & Dawn, 3 dollari da spendere e tantissima voglia di avventura.
Un viaggio lungo quanto gli Stati Uniti, un’avventura rocambolesca fatta di treni merci, battelli a vapore, sabbie mobili, poliziotti corrotti, un delitto irrisolto e tanti tanti soldi.
Il rinomato catalogo Walker & Dawn è un romanzo che, nella narrativa per ragazzi italiana, mancava da molto tempo: un romanzo di avventura puro, con protagonisti ragazzini veri che si potrebbero collocare benissimo in una storia di Tom Sawyer e Huckleberry Finn.
Una storia potente che fa venire voglia di prendere il primo treno e partire alla scoperta del mondo, per trovarsi nei guai fin dalla prima stazione.
Da 11 anni in su.
Il rinomato catalogo Walker & Dawn, Davide Morosinotto, Mondadori, 2016
“Facciamo che questo è il nostro Club?”, proposte a un tratto Max.
Finalmente Emma staccò lo sguardo dal libro.
“Il nostro club?”, ripeté, e poi alzò gli occhi al cielo.
“Questo posto? Sarebbe il primo club senza tetto che vedo invita mia”.
Una tranquilla cittadina, l’estate e tre amici che passano le loro giornate sopra il muri di un ferrivecchi: gli ingredienti per rappresentare la Noia ci sono tutti, ma anche in una noiosa estate di provincia possono succedere cose interessanti.
La vecchissima signora Nancy e il suo vecchissimo cane Jeckyll passano tutti i giorni alla stessa ora davanti ai tre amici. Oscar, Max ed Emma decidono di scommettere per gioco chi tra i due morirà prima e il giorno successivo non passerà nessuno dei due…
Un romanzo di formazione che si intreccia con un mistero su cui indagare, toccando con delicatezza i grandi temi della vita.
Da 11 anni in su.
Il club della via Lattea, Bart Moeyaert, Sinnos, 2016