La Nasa torna sulla Luna. Ecco gli astronauti scelti
Con una cerimonia avvenuta al Kennedy Space Center (Florida) e trasmessa online nella giornata di ieri, il vicepresidente Usa Mike Pence e la Nasa hanno rivelato i nomi dei primi astronauti selezionati per il programma Artemis, ovvero coloro che torneranno sulla Luna dopo oltre mezzo secolo. Si tratta di un gruppo di diciotto membri dell'Agenzia, dieci uomini e otto donne, arruolati e addestrati tra il 1996 e il 2017, tra i quali c'è chi, nel 2024, sarà membro del primo equipaggio a sbarcare nuovamente sul nostro satellite naturale dopo essere stato inquilino nella stazione lunare orbitante che dovrebbe essere pronta già tra tre anni.
Il nome Artemis (Artemide) è stato scelto perché nella mitologia greca è la sorella di Apollo, e proprio associando a questo il numero della missione torneremo ad assistere a un programma spaziale a più riprese, con la Nasa che sta già associando – ancora in modo preliminare – i nomi dei nuovi astronauti con le missioni Artemis II (2021) e Artemis III (2023)
I diciotto nuovi astronauti sono stati scelti tra i 48 candidati attualmente attivi nel programma, la metà dei quali ha già avuto esperienze di volo nello spazio, mentre due di loro sono attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
L'Italia partecipa al programma Artemis e per comprendere il nostro ruolo, il 18 novembre scorso l'Agenzia Spaziale Italiana ha tenuto un incontro virtuale durante il quale il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche per lo spazio Riccardo Fraccaro ha spiegato che cosa prevede l'accordo da lui firmato con la Nasa il 13 ottobre.
"Artemis pone una sfida per una nuova industria dello spazio – ha spiegato il Sottosegretario – e implica la necessità di coinvolgere diversi settori. L'Italia ha le conoscenze per essere un interlocutore degli Stati Uniti nella nuova missione sulla Luna guardando alle prossime generazioni (...). In questa nuova era della nuova economia spaziale dovremo trovare soluzioni per sopravvivere in ambienti ostili come il suolo lunare. Questo ha come grande vantaggio quello di trovare soluzioni ,che poi ci serviranno sulla Terra".
La dichiarazione d'intenti sottoscritta da Fraccaro e Bridenstine apre all'Italia la possibilità di fornire moduli abitativi per l'equipaggio e servizi per le telecomunicazioni.
Giorgio Saccoccia, presidente dell'Asi, nello stesso incontro ha spiegato: "La partecipazione dell'Italia al programma Artemis nasce da una lunga esperienza nelle attività spaziali. Se il nostro Paese è in condizione oggi di proporsi come partner di Artemis, è perché c'è un percorso italiano nelle attività spaziali. Grazie all'accordo Artemis verranno stretti altri accordi industriali e si rafforzerà tutta la filiera del settore spazio."
In generale, tuttavia, come partner dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), l'Italia deve rispettare accordi e quote di partecipazione che certo ci vedono, per volume e quantità di lavoro assegnato, dietro altre nazioni come Francia e Germania. Questo si riflette sulle possibilità di vedere assegnati alle missioni Artemis astronauti europei e quindi italiani, che per ora mancano tra quelli selezionati.
I nipoti dell'Apollo, nomi e curriculum dei prossimi Moonwalkers
Joe Acaba, 53 anni, membro della classe di astronauti della Nasa 2004, insegnante e idro-geologo, ha partecipato a una missione con lo space shuttle e a due spedizioni verso la Stazione Spaziale Internazionale. Ha all'attivo 306 giorni nello spazio.
Kayla Barron, 33 anni, nella Nasa dal 2017, ufficiale sommergibilista della Marina degli Stati Uniti con un master in ingegneria nucleare. Non ha ancora volato nello spazio.
Raja Chari, 43 anni, nella Nasa dal 2017, pilota collaudatore dell'Aeronautica Militare degli Stati Uniti con un master in astronautica e aeronautica, mai stata finora in orbita.
Matthew Dominick, 39 anni, alla Nasa dal 2017, pilota collaudatore nella Marina degli Stati Uniti con un master in scienze e ingegneria dei sistemi, alla sua prima esperienza.
Victor Glover, 44 anni, alla Nasa dal 2013, comandante della Marina degli Stati Uniti, ingegnere di volo con master in arte e scienza militare, è attualmente alla sua prima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale ormai da 25 giorni. È anche il primo astronauta nero sulla ISS.
Woody Hoburg, 35 anni, alla Nasa dal 2017, ingegnere con dottorato in ingegneria elettrica e informatica, deve ancora volare nello spazio.
Jonny Kim, 36 anni, alla Nasa dal 2017, tenente medico della Marina degli Stati Uniti appartenente alle forze speciali (Navy Seals) e medico, alla sua prima esperienza.
Christina Koch, 41 anni, alla Nasa dal 2013, ingegnere con un master in ingegneria, durante la sua prima missione spaziale ha trascorso in orbita 328 giorni sulla ISS, durante i quali ha preso parte alla prima passeggiata spaziale tutta al femminile e ha stabilito un nuovo record per la più lunga singola missione spaziale di una donna.
Kjell Lindgren, 47 anni, alla Nasa dal 2009, medico chirurgo con un dottorato in medicina aerospaziale, ha già trascorso in orbita 142 giorni.
Nicole Mann, 43 anni, alla Nasa dal 2013, pilota collaudatore del Corpo dei Marines degli Stati Uniti con un master in ingegneria meccanica, collaudatore del veicolo spaziale commerciale Boeing Cst-100 Starliner che sarà lanciato il prossimo anno.
Anne McClain, 41 anni, alla Nasa dal 2013, tenente colonnello dell'esercito degli Stati Uniti e ingegnere con master in ingegneria aerospaziale e relazioni internazionali, la sua prima missione spaziale è durata 204.
Jessica Meir, 43 anni, alla Nasa dal 2013, fisiologa con un dottorato in biologia marina, ha trascorso 205 giorni nella sua prima missione sulla ISS.
Jasmin Moghbeli, 37 anni, alla Nasa dal 2017, pilota collaudatore di elicotteri del Corpo dei Marines degli Stati Uniti con un master in scienze in ingegneria aerospaziale, deve ancora volare nello spazio.
Kate Rubins, 42 anni, alla Nasa dal 2009, microbiologa con un dottorato in biologia del cancro, ha trascorso 115 giorni alla sua prima spedizione ed è alla sua seconda missione di 57 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. È la sessantesima donna nella storia a volare nello spazio e la prima persona a sequenziare il Dna in orbita.
Frank Rubio, 44 anni, alla Nasa dal 2017, pilota di elicotteri dell'esercito americano e chirurgo, deve ancora volare nello spazio.
Scott Tingle, 55 anni, alla Nasa dal 2009. comandante della Marina degli Stati Uniti con un master in ingegneria meccanica, ha finora trascorso 168 giorni nello spazio.
Jessica Watkins, 32 anni, alla Nasa dal 2017, ingegnegre specializzato in immersioni a grande profondità, ha lavorato alle missioni del rover inviato su Marte realizzato presso il Jet Propulsion Laboratory. Non ha ancora volato nello spazio.
Stephanie Wilson, 54 anni, alla Nasa dal 1996, ingegnere con un master in ingegneria aerospaziale, ha trascorso 43 giorni in tre missioni dello Space Shuttle verso la Stazione Spaziale Internazionale.
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