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Nave Fasan: partita la missione contro gli Houthi nel Mar Rosso

Gli Stati Uniti e una serie di altre nazioni stanno creando una nuova forza per proteggere le navi in transito nel Mar Rosso, dopo i ripetuti attacchi da parte di droni e missili lanciati dalle aree dello Yemen controllate dai ribelli Houthi.

Lo ha annunciato il segretario alla Difesa Lloyd Austin durante la sua visita in Bahrein, specificando che la gravità degli attacchi, molti dei quali hanno danneggiato, seppur lievemente le navi, ha portato diverse compagnie di navigazione a ordinare alle proprie unità di restare sul posto e di non entrare nello stretto di Bab el-Mandeb finché la sicurezza della navigazione non sarà garantita.

Lunedì 11 dicembre il comando centrale delle forze americane aveva segnalato altri due attacchi contro navi commerciali condotto con un drone d'attacco e un missile balistico, che aveva colpito una petroliera al largo dello Yemen, più o meno nello stesso momento in cui una nave mercantile segnalava un'esplosione nell'acqua non lontano dal proprio scafo.

«Questa è una sfida internazionale che richiede un'azione collettiva», ha detto il segretario alla Difesa Lloyd Austin in una dichiarazione rilasciata poco dopo mezzanotte ora di Manama. «Pertanto oggi annuncio l’istituzione dell’Operazione Prosperity Guardian, una nuova importante iniziativa multinazionale di sicurezza». Vi parteciperanno Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna, che si uniranno agli Stati Uniti inviando unità militari e specialisti.

Alcuni paesi effettueranno pattugliamenti congiunti, mentre altri forniranno supporto d’intelligence nel Mar Rosso meridionale e nel Golfo di Aden. Il tutto poiché gli attacchi costringono gli armatori a scegliere di circumnavigare l’Africa evitando di arrivare al canale di Suez, e ciò allunga di almeno due settimane il tempo di consegna delle merci dirette in Europa e causa un aumento del prezzo di ciò che viene trasportato, greggio in primis.

Anche diversi altri paesi hanno accettato di essere coinvolti nell'operazione ma preferiscono non essere nominati pubblicamente, ha detto un funzionario della Difesa, poiché la condizione di anonimato consente loro di discutere ulteriori dettagli sul ruolo che avranno nella missione.

A coordinare la missione sarà 153° Combined Task Force istituita nell’aprile 2022 per migliorare la sicurezza marittima nel Mar Rosso, Bab el-Mandeb e nel Golfo di Aden, e contemporaneamente gli Stati Uniti hanno anche invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad agire con una risoluzione. In una lettera ai membri del consiglio ottenuta lunedì dall’Associated Press, l’ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield ha affermato che gli attacchi Houthi contro le navi commerciali che transitano legalmente lungo le vie navigabili internazionali continuano a minacciare «i diritti e le libertà di navigazione, la sicurezza marittima internazionale e il commercio internazionale».

Nel momento in cui scriviamo due cacciatorpediniere statunitensi, la USS Carney e la USS Mason, incrociano quotidianamente attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb per contribuire al controllo dello spazio aereo, per scoraggiare attacchi da parte Houthi e per rispondere a eventuali attacchi.

Ad oggi gli Stati Uniti e la Francia, le cui unità sono intervenute a difesa delle navi mercantili, si sono limitate a distruggere i droni e i missili senza rispondere agli attacchi Houthi, sostenuti dall’Iran, che operano nello Yemen, né hanno preso di mira depositi di armi o altri siti dei militanti. L’Italia ha così anticipato l’invio della fregata Virgilio Fasan, la cui missione avrebbe dovuto iniziare nel prossimo mese di febbraio nell’ambito della missione diplomatica e antipirateria “Atalanta”. La Vigilia di Natale la nave nostra nave dovrebbe quindi attraversare il canale di Suez diretta a sud.

La minaccia ribadita da Mohammed Abdul Salam, portavoce del gruppo Houthi, ai microfoni di Al Jazeera, conferma la volontà dei miliziani di prendere di mira «solo le navi destinate esclusivamente a Israele» ma di agire con attacchi ogni dodici ore a tempo indeterminato. La Virgilio Fasan (F591) è una fregata lanciamissili entrata in servizio nel 2013 come prima unità della classe Bergamini ed è specializzata nella lotta antisommergibile. È intitolata al capo meccanico di 3ª classe (sottufficiale) medaglia d'oro e d'argento al valore militare caduto il 9 settembre 1943 nel tentativo, riuscito, di autoaffondare la silurante sulla quale era imbarcato per non consegnarla ai tedeschi.

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