'Nel nostro fuoco' di Maura Chiulli. La recensione

Torna Maura Chiulli, performer, regina del fuoco e scrittrice. Una paladina per certi aspetti controversa che porta avanti come una moderna Lady Godiva il diritto alla libertà di amare, soprattutto senza classificazioni e senza tabù.

La voce di Tommaso è quella che pervade dalla prima all’ultima pagina il nuovo romanzo della Chiulli, Nel nostro fuoco (Hacca), in cui seguiamo la storia di lui padre inframmezzata alla sua infanzia e alla relazione con Elena.

Il suo essere padre è devastante, dalle parole ai gesti. Nina è nata diversamente abile, e questo rappresenta un enigma a tutti gli effetti, la sua incapacità nel relazionarsi e nel comprendere ogni più piccolo gesto visto semplicemente come una fissazione.
"Gli capitò di pensare a com’era diventata dolce la sua vita prima di quella bambina strana, per lui un’equazione irrisolvibile, e a come s’erra ridotta la sua vita adesso, che non possedeva parole e gesti all’altezza di quel mistero travestito da figlia".

Arriva a volerla dimenticare, farla finita per voltare pagina e dire basta. Perché ha la sensazione che Nina quando alza gli occhi per cercarlo in realtà voglia solo “passargli attraverso, guardare dietro di lui, nel muro o verso l’orizzonte. Farlo sentire superfluo, anzi un ostacolo”.
Al contrario Elena ha instaurato con la bambina un codice che avrebbe sancito per sempre l’unicità della loro relazione. O una gigantesca follia casalinga, come la vede il padre.

Ciò che più spiazza Tommaso, nel suo tentativo di negarsi un rapporto di qualunque genere con Nina, è che la complicità tra le sue donne ha dimostrato che la figlia è in grado di capire, di ascoltare e di partecipare, cosa che lui non ha mai creduto possibile. In questo modo ha dato per conclusa la sua relazione con la figlia e il suo essere padre.

La disperazione che lo attanaglia, la rabbia nei confronti di quella vita venuta al mondo tanto imperfetta non sono altro che lo specchio per Tommaso, nella cui infanzia ha sempre dovuto (e voluto) dimostrarsi impeccabile a scuola, a casa e nell’essere il figlio che pensava dovesse diventare. Era stato un bambino solo e schiacciato.

Fino a quando incontra Elena, che infrange tutte. Perché Elena ha sempre vissuto a modo suo e, soprattutto, senza l’ombra del rifiuto. Forte e determinata, era quella donna perché era stata quella bambina.
Da bambina aveva imparato a scegliere, a sentirsi importante, a vivere a suo modo, senza il terrore di essere rifiutata. Era cresciuta forte, determinata a essere solo la donna che sentiva di essere”.   

Il loro incontro avviene per la magia del fuoco, si scelgono per amore e si conducono per mano vicendevolmente attraverso la folgorazione collettiva di brillare come solo le fiamme sanno fare. Senza tenere in considerazione però il dono imperfetto di una figlia da scoprire e di un legame che dovrà andare oltre quello che Tommaso è stato.

Un romanzo intenso che conduce nel percorso che un uomo si trova a compiere a prescindere dalle sue scelte, solo con quanto la vita gli pone di fronte.    

Nel nostro fuoco
di Maura Chiulli
Hacca edizioni, 2018

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