Nepal, chi sono gli italiani morti

Ci sono quattro italiani tra le migliaia di vittime del devastante terremoto che sabato ha messo il Nepal in ginocchio. Le vite dei trentini Renzo Benedetti, Marco Pojer, Oskar Piazza e della marchigiana Gigliola Mancinelli sono state portate via dalla valanga di neve, sassi e ghiaccio che dopo il sisma ha sepolto il villaggio di Langtang, a nord di Kathmandu. Si sono miracolosamente salvati invece i loro compagni di viaggio, che hanno riportato solo qualche ferita.

Ma in queste ore, oltre al dolore per la morte di quattro connazionali, cresce l'apprensione per la sorte di 40 italiani che per il ministero degli Esteri sono al momento "irreperibili". Da Pechino, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha annunciato che una squadra dell'Unità di crisi della Farnesina è arrivata a Kathmandu per continuare le ricerche degli italiani dispersi, in tandem con un 'advanced-team' della Protezione civile.

Mentre, per fortuna, sono molte le famiglie italiane che oggi hanno potuto tirare un sospiro di sollievo dopo aver ricevuto notizie dai loro cari in Nepal. Nelle prossime ore, gli italiani rintracciati saranno fatti convergere a Kathmandu per essere rimpatriati grazie a un C130 dell'aeronautica militare.

Sul fronte degli aiuti intanto, un aereo della Cooperazione italiana è pronto a partire dalla base delle Nazioni Unite a Dubai per portare alla popolazione nepalese, in collaborazione con Pam, Unicef ed Oms, beni di soccorso e generi di prima necessità, tra i quali tende, coperte, serbatoi di acqua, un impianto di purificazione.



Gli italiani Attilio Dantone e Iolanda Mattevi, sopravissuti a una slavina che sabato ha ucciso i loro due amici Renzo Benedetti e Marco Pojer nel nord del Nepal, nell'ospedale di Kathmandu, Nepal, 27 aprile 2015. ANSA/M.G. COGGIOLA
Nella combo da sinista Giovanni 'Nanni' Pizzorni, Oskar Piazza e Giuseppe Antonini, tre dei quattro speleologi italiani dispersi in Nepal. Roma, 26 aprile 2015. ANSA/
L'italiana Iolanda Mattevi, sopravissuta a una slavina che sabato ha ucciso i suoi due amici Renzo Benedetti e Marco Pojer nel nord del Nepal, nell'ospedale di Kathmandu, Nepal, 27 aprile 2015. ANSA/M.G. COGGIOLA
DIPTENDU DUTTA/AFP/Getty Images
Alcuni indiani riposano in un campo da calcio a Siliguri- 26 aprile 2015
DIPTENDU DUTTA/AFP/Getty Images
Alcuni indiani riposano in un campo da calcio a Siliguri- 26 aprile 2015
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Cittadini nepalesi portano via i resti delle loro cose in cerca di un luogo dove fermarsi - 27 aprile 2015
PRAKASH SINGH/AFP/Getty Images
Una famiglia nepalese dorme all'aperto dopo il terremoto - 27 aprile 2015
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Alcuni nepalesi accampati in un'area all'aperto a Kathmandu
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Accampamento fuori Kathmandu per i nepalesi rimasti senza casa dopo il terremoto
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Un uomo cammina nella strada deserta a Kathmandu - 27 aprile 2015
PRAKASH SINGH/AFP/Getty Images
Accampamento di fortuna vicino la strada a Kathmandu - 27 aprile 2015
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Abitanti di Kathmandu dormono in un campo all'aperto - 26 aprile 2015
PRAKASH SINGH/AFP/Getty Images
Campi d'emergenza dei nepalesi che dormono fuori casa dopo il terremoto - 26 aprile 2015
PRAKASH SINGH/AFP/Getty Images
I danni del terremoto in Neapl ben visibili sulle strade di Kathmandu - 26 aprile 2015
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Due abitanti di Khatmandu commemorano i parenti morti sotto le macerie in Nepal prima della loro cremazione - 26 arile 2015
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Un uomo accarezza la mano di un suo parente morto sotto le macerie in Nepal prima della cremazione a Kathmandu - 26 arile 2015
Omar Havana/Getty Images
Una statua del Buddha circondata dalle macerie nel sito Unesco di Bhaktapur in Nepal - 26 aprile 2015
Omar Havana/Getty Images
Un parente di una delle vittime del terremoto in Nepal - 26 aprile 2015
Soccorsi per il terremoto in Nepal in partenza dallo Sri LAnka. (Ishara S.KODIKARA/AFP/Getty Images)
Soccorsi per il terremoto in Nepal in partenza dallo Sri Lanka. (Ishara S.KODIKARA/AFP/Getty Images)
Soccorritori al campo base dell'Everest, travolto da una valanga dopo il terremoto del 25 aprile 2015 (ROBERTO SCHMIDT/AFP/Getty Images)
Getty Imagers
Soccorritori al campo base dell'Everest
Soccorritori al campo base dell'Everest, travolto da una valanga dopo il terremoto del 25 aprile 2015 (ROBERTO SCHMIDT/AFP/Getty Images)
ROBERTO SCHMIDT/AFP/Getty Images

Soccorritori al campo base dell'Everest, travolto da una valanga dopo il terremoto del 25 aprile 2015 (ROBERTO SCHMIDT/AFP/Getty Images)
ROBERTO SCHMIDT/AFP/Getty Images
Soccorritori al campo base dell'Everest, travolto da una valanga dopo il terremoto del 25 aprile 2015
Omar Havana/Getty Images
Un giovane parla al telefono davanti alle rovine di un tempio nel centro di Khatmandu
Nepal, Everest, la Icefall che si stacca dal ghiacciaio del Khumbu, in una foto dell'ottobre 2007. ANSA/ MICHELE GALVAN
ASIT KUMAR/AFP/Getty Images
Il sito commemorativo delle vittime del terremoto in Nepal su una spiaggia a Purl in India
Omar Havana/Getty Images
La ricerca dei superstiti tra le rovine di Kathamndu
Omar Havana/Getty Images
Una sopravvissuta tra le macerie della torre di Dharara a Khatmandu ridotta in macerie dal terremoto
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Gli aiuti alle vittime e ai feriti del terremoto in Nepal
PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images
Si scava tra le macerie del sito Unesco di piazza Durbar a Kathamandu
Omar Havana/Getty Images
Fiori sulle rovine del terremoto a Kathmandu

Kathmandu dopo il terremoto, 25 aprile 2015 ( PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images)
Nepal, una strada dopo il terremoto, 25 aprile 2015 (DIPTENDU DUTTA/AFP/Getty Images)
Kathmandu dopo il terremoto, 25 aprile 2015 (PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images)
I primi soccorsi alle vittime sotto le macerie della torre Darahara a Kathmandu, 25 aprile 2015 (PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images)
Le strade della periferia di Kathmandu, colpita dal terremoto 25 aprile 2015 (PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images)
Kathmandu, i soccorsi alle vittime del terremoto, 25 aprile 2015 (PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images)
Kathmandu, i soccorsi alle vittime del terremoto, 25 aprile 2015 (PRAKASH MATHEMA/AFP/Getty Images)

Travolti da una "pioggia di pietre e neve"

Così sono morti Benedetti e Pojer secondo la drammatica testimonianza dei loro compagni, Iolanda Mattevi e Attilio Dantone, che sono riusciti a scampare alla slavina nascondendosi dietro una roccia. Il gruppo si trovava su un sentiero a 3.500 metri d'altezza, il Langtang Trek, nei pressi di uno dei villaggi più devastati dal terremoto, per una viaggio "che avevano sempre sognato". I cadaveri delle due vittime sono stati recuperati e i due escursionisti sopravvissuti si trovano ora a Kathmandu dopo aver passato tre giorni in un campo per sfollati a Langtang.

In salvo

Ed è lì che hanno trovato la morte anche gli speleologi Piazza e Mancinelli. Le case del villaggio hanno resistito al terremoto ma poi "sono state inghiottite dalla valanga di neve, sassi e ghiaccio staccatasi dalla montagna", ha raccontato Giuseppe Antonini, lo speleologo marchigiano che si trovava con loro ed è sopravvissuto assieme al genovese Giovanni Pizzorni. Antonini è riuscito a mettersi in contatto con la famiglia oggi con "una telefonata brevissima", fanno sapere i familiari, ed ha parlato anche con la compagna di Piazza, Luisa Zappini, in partenza per il Nepal.

Irreperibili

Intanto la Farnesina comunica ufficialmente che sono "circa 40 i cittadini italiani irreperibili". A fronte, fa sapere il ministero degli Esteri, degli oltre 300 connazionali che non si erano registrati sul sito 'viaggiaresicuri.it' e sono stati rintracciati grazie alle segnalazioni arrivate alla sala operativa dell'Unità di crisi nelle ore successive al terremoto. Adesso la Farnesina sta lavorando con il Comando operativo interforze per l'invio di un primo C130 che possa riportare a casa gli italiani e di un altro aereo militare piu' capiente che potrebbe arrivare a Kathmandu "nei prossimi giorni quando sara' possibile far convergere nella capitale nepalese il maggior numero di connazionali".

Disperazione in Europa

Ma sono tante le famiglie in tutto Europa che dal sisma di sabato vivono ore di angoscia. Questa è la stagione delle scalate e del trekking e si stima che siano circa 300.000 i turisti stranieri che si trovavano in questi giorni in Nepal e sull'Everest. In Francia mancano all'appello ben 676 persone, in Spagna 117 e in Gran Bretagna almeno 90. Mentre continua l'odissea degli alpinisti italiani bloccati da tre giorni sull'Everest. "Abbiamo visto la morte in faccia", ha raccontato lo scalatore Mario Vielmo, che con quattro compagni italiani è riuscito ha raggiungere la Piramide del Cnr a 5.050 metri di altezza. "Il campo base non e' ancora insicuro perché ci sono continue valanghe dalle montagne sovrastanti", e' l'allarme lanciato da Vielmo.

Al campo base oggi sono arrivati gli alpinisti Marco Zaffaroni e Roberto Boscato, che dal loro blog 'Everest2015instilegitante' sono riusciti ad inviare un messaggio. "Non si capisce esattamente come sia la situazione, ma sicuramente si va tutti in giù - ha scritto Zaffaroni - Il problema è che a valle la situazione è drammatica e quindi sembra che ci siano delle difficoltà logistiche per trasportare gli alpinisti. Sicuramente oggi e domani resteremo al campo base, poi prenderemo le giuste decisioni. Comunque potete stare tranquilli che noi stiamo bene". 

YOU MAY ALSO LIKE