Il Nepal, colpito da un terremoto di devastanti proporzioni, confina a nord con il Tibet e a sud con l'India. Ha una popolazione di 29 milioni di abitanti, è prevalentemente montagnoso e non ha uno sbocco sul mare. Con una superficie di 147.181 km² (di poco inferiore alla Tunisia), è uno degli Stati più poveri del pianeta, con 690 dollari annui procapite, al 165 posto nella classifica stilata dal Fondo Monetario, appena prima del Ruanda e dopo Haiti e il Bangladesh.
CLIMA E FINE DELLA MONARCHIA Caratterizzato da un clima tropicale, con l'alternza tra la stagione delle piogge (da giugno a fine settembre) e la stagione secca (il resto dell'anno), è organizzato come una Repubblica federale dal 2008, anno in cui - vinse le elezioni (con 220 seggi su 601) il Partito Comunista Unificato del Nepal (maoista) del Compagno Prachanda, una formazione guerrigliera fondata nel 1994 con l'obiettivo di abbattere l'impopolare monarchia del re Gyanendra, salito al trono nel 2001 e autore nel 2005 (dopo che i maoisti erano riusciti a conquistare due terzi del territorio) della proclamazione dello stato di emergenza su tutto il territorio Paese. Una scelta che fu all'origine dell'insurrezione guerrigliera e popolare dei maoisti che ha aperto una nuova fase nella storia del Paese.
Come aiutare la popolazione
STRUTTURA DI GOVERNO Il presidente nepalese (Ram Baran Yadav) è stato il segretario generale del Partito del Congresso Nepalese, una formazione moderata e filoindiana che fa parte dell'Internazionale socialista. Il premier - a capo di una larga coalizione che comprende quasi tutti i partiti di massa nepalesi, in previsione di una riscrittura delle regole costituzionali - è invece dal 2014 Sushil Koirala, anche lui del partito del Congresso, eletto dopo un accordo tra le due formazioni comuniste presenti in Nepal, quella storicamente più radicale di Prachanda che ha dato vita all'insurrezione contro re Gyanendra e quella più moderata del cosiddetto Partito Comunista del Nepal (Unificato Marxista-Leninista), fino al 2008 favorevole ai negoziati tra la guerriglia maoista e il governo.
RELIGIONE INDUISTA Uno dei problemi principali che ha dovuto affrontare il Nepal dopo la costituzionalizzazione della guerriglia e la fine della monarchia assoluta, è stato (ed è) la questione della smobilitazione delle formazioni maoiste che avevano dato il via, prima, alla guerra civile, infine alla vittoriosa battaglia contro la monarchia. Attualmente c'è a Katmandu un governo di coalizione tra i cui obiettivi c'è la nascita di una Costituzione democratica e presidenzialista. L'80% dei nepalesi è di religione indù, contro il 5% buddista e il 4% musulmana.