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June 12 2015
Molti avranno sentito l’aforisma "Senza la musica, la vita sarebbe un errore" pronunciato da Friedrich Nietzsche. Quelle del filosofo tedesco non furono solamente parole vuote, ma l’esternazione di una passione profonda e vissuta fin da ragazzo. Infatti, l’autore di Così parlò Zarathustra prima di concentrarsi sulla filosofia dedicò la sua vita alla musica, componendo numerose opere classiche tra i dieci e i ventidue anni.
Ma, sfortunatamente per lui, la sua carriera da musicista non prese mai il volo. Al contrario, fu stroncata molto presto, e in modo piuttosto disastroso. A mettere fine alle aspirazioni di Friedrich fu il compositore tedesco Hans von Bulow al quale il giovane Niezsche fece leggere la partitura della sua Meditazione di Manfredi. Bulow non si fece troppi scrupoli a giudicare il suo lavoro lo scritto più anti-musicale che gli era capitato di vedere, oltre che un’imitazione parossistica e mal riuscita della musica wagneriana.
Deluso e rattristato Nieztsche fu costretto a rinunciare a malincuore al suo sogno e a darsi unicamente alla filosofia. Nonostante questo continuò a concepire quest'arte come una categoria dello spirito frutto dell’immedesimazione totale e pura dell’artista con l’essenza dionisiaca dell’esistenza. E, proprio in ragione di queste caratteristiche, l’intellettuale tedesco non smise mai di ritenere la sua musica come uno strumento complementare al sistema filosofico da lui elaborato, in grado di renderlo più immediato e comprensibile.
Se siete curiosi di gustare alcune delle sfortunate opere di Nietzsche ascoltate qui le musiche tratte da Friedrich Nietzsche: Complete Solo Piano Works suonate dal pianista Michael Krücker.