Le notizie 'pazze' della settimana

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La crisi aguzza l’ingegno. «Adesso per vivere trucco i morti» Una estetista originaria di Udine, Ilenia Pisani, rimasta senza lavoro si è reinventata una nuova occupazione come professionista di cosmesi funeraria. Ovvero, ha deciso di “rendere presentabile” il caro estinto per l’ultimo saluto. “A fine maggio l’istituto di estetica dove lavoravo da gennaio ha cessato l’attività. Così mi sono ritrovata all’improvviso senza occupazione- ha confessato la donna ad quotidiano locale- non sapevo più come arrivare a fine mese: sono divorziata, vivo da sola e devo pagare 500 euro di affitto... Poi, su Sky ho visto una trasmissione in cui parlavano della cosmesi funeraria, che in America è molto diffusa. E mi sono detta: perché no? Ho preparato l’annuncio e l’ho pubblicato, per capire se avrebbe avuto riscontri”. E i riscontri non sono tardati ad arrivare perché l’estetista  non provvede solo al trucco cosmetico per salme ma anche al al riordino delle unghie e alla laccatura con smalto. “Truccare i vivi o truccare i morti non fa differenza- conclude l’estetista- se si ha a che fare con persone non più in vita, ritengo che occorra avere anche molto più rispetto”.


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Che passione.. Ogni 60 secondi in Italia vengono scattate e condivise 3.572 foto, ovvero 5 milioni al giorno, e di queste 1 su 5 e' creata appositamente per essere condivisa in digitale con gli amici. E' quanto emerge da una ricerca europea realizzata da OnePoll per Samsung che svela la mania italiana per la condivisione della propria vita online attraverso le foto. Per il 73% il canale social preferito è Facebook, seguito da Twitter (11%), Instagram (9%), Flickr (4%) e Pinterest (1,6).
 Gli italiani scattano mediamente 3,3 miliardi di foto ogni mese e il 64% del campione le posta online entro una settimana.
Il trend di condivisione, secondo lo studio, e' in costante aumento nel nostro Paese che in Europa e' superato solo dalla Spagna, per velocita' di scatto e condivisione. Postano in meno di un minuto 1 cittadino spagnolo su 4, 1 italiano su 5 e a seguire 1 su 10 in Gran Bretagna, Francia e Polonia.
Nonostante la mania di mostrarsi online esiste, secondo rivela lo studio di OnePoll, una parte consistente di fotografie pari al 21% degli scatti totali effettuati mensilmente in Italia che restano private. Una tendenza che vede la Germania in cima alla lista europea dei paesi con maggiore riservatezza e il più alto tasso di abbandono, con 949 milioni di foto conservate offline o 'perdute' ogni mese.


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Non c’è limite..alla fantasia. Lui la lascia e lei presa dal dolore e dalla rabbia si vendica vendendogli la Ferrari. Si sa che l’amore può finire e proprio in virtù di questo principio non è mai consigliato intestare beni preziosi all’altra metà. Ma di questo piccolo ma fondamentale principio  non ne aveva tenuto conto un uomo d’affari e collezionista di auto veneto che per motivi fiscali, nel 1997, aveva intestato una Ferrari F106 AS all’amante. Così quando le effusioni sono finite, la donna ha pensato bene di mettere sul “mercato” l’unico ricordo dell’ex. Il valore dell’auto da collezione? 68 milioni di vecchie lire. Innamorato sì, ma sciocco proprio no. Il professionista trattiene comunque per sé l’originale del certificato di proprietà e si fa rilasciare dalla donna una dichiarazione in cui lo riconosce come «unico ed esclusivo proprietario dell’autovettura che ne ha pagato interamente il prezzo d’acquisto».Ma questo scrupolo non è servito a trattenere l’auto nel suo “garage”. Con la Ferrari, la donna, ha fatto sparire anche sei dischi Gps ed una raccolta di fotografie. Ogni tentativo di transazione tra i due finisce nel nulla. Il consulente d’affari intanto decide di presentare in tribunale un ricorso per sequestro giudiziario. Tutto inutile. Nel frattempo, infatti, l’ex amante ha venduto la Ferrari ad una concessionaria padovana e il bolide è finito subito tra le mani di un altro appassionato. Per l’uomo è rimasta solo una magra consolazione: i giudici gli hanno dato ragione e hanno costretto la donna ad risarcimento. Niente, però, a confronto del valore della Ferrari


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Non siamo soli…Nelle vicinanze della Terra, a soli 22 anni luce dal nostro sistema solare, ci sono tre pianeti che potrebbero ospitare forme di vita. Sono rocciosi come il nostro pianeta e un po' più grandi, tanto da essere chiamati 'Super Terre'. Si trovano nella cosiddetta 'zona abitabile' ossia sono alla distanza ideale dalla loro stella per poter avere acqua allo stato liquido in superficie e, forse, forme di vita. La scoperta si deve ad un gruppo di ricerca internazionale che ha utilizzato i telescopi dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso). Le tre super-Terre fanno parte del sistema di sei pianeti che ruota intorno alla stella Gliese 667C: e' il primo sistema planetario nel quale la zona abitabile e' 'al completo', ossia del tutto popolata da pianeti.
La stella ha una massa confrontabile a quella del Sole (e' più grande di poco più di un terzo) ed e' la più debole di un sistema di tre stelle chiamato Gliese 667, nella costellazione dello Scorpione. Questo significa che ognuno dei tre pianeti della zona abitabile potrebbe avere tre soli. Uno di questi sarebbe vicino come il nostro lo e' alla Terra, mentre gli altri due apparirebbero come stelle molto brillanti e visibili anche di giorno, mentre di notte farebbero la stessa luce della Luna piena.



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