Tecnologia
December 30 2013
Mettiamo che voi siate il presidente russo o il primo ministro iraniano. Mettiamo che per Natale avete acquistato un nuovo router o un ultrabook su internet. Più verosimilmente consideriamo che abbia agito per voi il vostro segretario o anche un famigliare. Il pacco parte dalla sede e macina un po’ di chilometri su un classico furgone di un vettore prima di arrivare a destinazione. In quanto online, potete vedere tutto il tragitto fatto dal corriere attraverso i “check-in” delle segnalazioni fatte dall’autista stesso, tra cui “partito”, “in spedizione”, “in consegna”, e così via. Succede che magari il vostro pacco si ferma più del dovuto in un punto imprecisato del tragitto. Magari ci resta per un giorno intero, come fosse sparito nel nulla.
Qui entra in gioco la NSA. Secondo le ultime rivelazioni del Der Spiegel , l’Intelligence americana avrebbe tra le fila dei suoi comparti di spionaggio un’unità speciale, chiamata TAO, considerata l’asso nella manica dell’intera struttura di spionaggio. Ma che c’entra l’NSA con il pacco di Natale? I federali, secondo i rapporti tedeschi, sarebbero in grado di intercettare in collaborazione con la CIA e l’FBI, le consegne di portatili e altri accessori tecnologici per manometterli e spiarli in remoto in un secondo momento.
Quella che si palesa come un’azione degna dei migliori Villaggio e Pozzetto è realtà: gli agenti della NSA, magari mascherati da ufficiali di polizia, fermano i tir, camion e furgoni che trasportano oggetti hi-tech per verificare quali vanno a persone considerate di “interesse nazionale”, li manomettono e in “poco più di mezz’ora” li lasciano ripartire, ovviamente senza che il conducente sappia e si accorga di nulla.
Altre volte i vettori venivano deviati verso laboratori segreti secondo il metodo chiamato internamente “interdizione”, così che gli agenti potessero caricare virus e malware nei sistemi con maggior calma e attivare tutte le procedure necessarie per un successivo tracciamento. Uno dei prodotti utilizzati dalla National Security Agency per manomettere oggetti di consumo è conosciuto come CottonMouth ed un suo primo utilizzo risale al 2009. Si tratta di un cavetto USB, all’apparenza uguale a quelli classici, che una volta agganciato al portatile da spiare, permette alla NSA di avere accesso remoto alla macchina compromessa.
Si tratta di uno dei numerosi gadget disponibili alla NSA attraverso un negozio virtuale stile Amazon . Qui gli agenti potevano (e magari possono ancora) acquistare vari kit di spionaggio, sia fisici che virtuali, come virus e toolkit backdoor per entrare in sistemi software e aggeggi per compromettere router, hard disk e modem utilizzati un po’ da tutti come quelli prodotti da Western Digital, Cisco, Dell, Maxtor e Samsung.
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