Economia
February 08 2018
Niente quotazione in Borsa. Meglio finire tra le braccia del fondo americano Global Infrastructure Partners (Gip) che ha messo sul piatto 1,94 miliardi per il 100% del capitale di Ntv-Italo.
Addio dunque ai treni con le poltrone firmate Frau, i biscotti di Cova e il caffé Illy. Non saranno più italiani ma americani.
Il contratto di compravendita, condizionato dal via libera dell'Antitrust, deve avvenire entro l'11 febbraio per l'importo di 1,94 miliardi a cui si aggiungono circa 450 milioni di debiti, i 30 milioni di dividendo già deliberato per gli azioni e massimo 10 milioni di penali da versare a Borsa italiana e a Consob come penali per l'interrotto processo di quotazione già avviato. Per un totale di 2 miliardi di dollari circa.
Gli attuali azionisti hanno poi la facoltà di reinvestire fino ad un massimo del 25% dei proventi derivanti dalla vendita alle stesse condizioni di acquisto da parte di Gip.
L'operazione piace poco al Governo che avrebbe preferito una quotazione in Borsa. "Rappresenterebbe il perfetto coronamento di una storia di successo", avevano dichiarato in una nota congiunta il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.
Gip è il fondo infrastrutturale più grande al mondo e gestisce circa 40 miliardi di dollari per i propri investitori. Tra gli asset gestiti nel settore dei trasporti ci sono l'aeroporto londinese di Gatwick e Terminal Investment Limited ossia la divisione di Msc per la gestione globale dei porti, l'aeroporto di Edimburgo e dal 2015 è uno dei primi operatori ferroviari australiani.