In orbita la nuova rete di difesa missilistica degli Usa
La US Space Force sta intensificando la pianificazione per la seconda fase del suo programma di tracciamento missilistico nell'orbita terrestre media, ovvero lo spazio compreso tra le fasce di van Allen e l'orbita geostazionaria, tra 2.000 e 35.786 km dalla Terra. L’intenzione è quella di rafforzare la propria difesa missilistica costruendo e mettendo in orbita una flotta di satelliti di localizzazione mediante un appalto pubblicato il 31 marzo scorso dallo Space Systems Command, ufficio acquisti della Space Force, per nove satelliti, al quale hanno risposto Millennium Space Systems, controllata di Boeing, e Raytheon.
Le minacce che giustificano tale progetto e la relativa spesa, circa 538 milioni entro il 2024 e 3,5 miliardi entro il 2028, sono quelle provenienti da Cina e Russia, che sviluppando armi ipersoniche extra-atmosferiche potrebbero trovare non del tutto preparate le capacità di difesa americane entro breve tempo. L’allarme è quindi giustificato e il Pentagono vuole che almeno i primi quattro satelliti anti-missile entrino in servizio nel 2028. Intanto la Space Development Agency (Sda) ha annunciato il successo del lancio iniziale della Tranche-zero della Proliferated Warfighter Space Architecture (Pwsa, ovvero dei satelliti che dimostreranno i collegamenti a bassa latenza per supportare le altre forze armate Usa offrendo loro una rete resiliente con capacità integrate, compreso il tracciamento di minacce missilistiche avanzate, dall'orbita terrestre bassa.
Un razzo riutilizzabile SpaceX Falcon 9 a due stadi è stato lanciato dalla Vandenberg Space Force Base, in California, con a bordo i primi 10 dei 28 satelliti pianificati. Una volta completata, la Tranche-zero includerà 20 unità per il trasporto dati collegati otticamente tra loro e otto satelliti per l'avvistamento e tracciamento missilistico dotati di sensori ad ampio campo visivo. Il secondo lancio Sda dei satelliti Tranche-zero è previsto per giugno. “Questo è un risultato importante per Sda e per l'intero Dipartimento della Difesa, dimostra che i nostri pilastri chiave, la proliferazione e lo sviluppo a spirale, possono fornire spazio per la sicurezza nazionale” ha affermato Derek Tournear, direttore di Sda, he spiega “attraverso questo lancio abbiamo dimostrato che l’ente può mantenere un programma per fornire capacità potenziate ogni due anni.”
La costellazione dimostrativa T0 volerà su due piani orbitali a un'altitudine di circa 1.000 km. Una volta in orbita, i satelliti saranno sottoporsi a un periodo di test e verifica del carico utile del bus e della missione prima che possano iniziare le dimostrazioni. La costellazione fungerà da tranche di immersione dei combattenti e supporterà le esercitazioni militari, compresi i test avanzati di tracciamento missilistico, già durante la prossima estate, dimostrando la connettività dati a bassa latenza, la capacità di localizzare bersagli oltre la linea ottica, mantenere il tracciamento e fornire un avviso di allarme missilistico.
Nata sotto l’amministrazione Trump, la US Space Force (Ussf) ha il suo quartier generale al Pentagono, proprio come l'Esercito, la Marina, il corpo dei Marines e l'Aeronautica. L’Ussf è stata istituita il 20 dicembre 2019 quando è stato firmato il National Defense Authorization Act, creando un nuovo ramo delle forze armate dopo 73 anni, come diffuso riconoscimento che il controllo dello spazio sia imperativo per la sicurezza nazionale americana. Negli ultimi 60 anni le capacità spaziali sono diventate essenziali per il modo in cui un esercito moderno conduce le sue operazioni. Gli investimenti nelle capacità spaziali hanno aumentato l'efficacia delle operazioni in ogni altro settore. Le capacità spaziali sono ormai necessarie per la vita quotidiana: i satelliti collegano le persone in ogni angolo del globo, controllano i modelli meteorologici, permettono le trasmissioni, forniscono i servizi di navigazione e alimentano le reti finanziarie globali, consentono il commercio internazionale, sincronizzano le reti di telefoni cellulari e ottimizzano le infrastrutture critiche.
Nella dichiarazione di esistenza dell’Ussf si legge: “L'accesso e la libertà di operare nello spazio sono alla base della nostra sicurezza nazionale e della nostra prosperità economica. Tuttavia, lo spazio non è più esente da conflitti. I potenziali avversari stanno cercando modi per negare agli Stati Uniti l'accesso alle capacità spaziali fondamentali per il nostro modo di fare la guerra e il modo di vivere moderno. Hanno sviluppato una serie di minacce, sia sulla Terra che in orbita, che continuano a crescere in portata, scala e complessità.” Il motto delle forze spaziali Usa è: “Sempre al di sopra”.
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