Difesa nuovi aerei
(Leonardo/AM)
Difesa e Aerospazio

Nuovi aerei all'Aeronautica e Marina per affrontare i nuovi scenari di crisi

Il nuovo Documento programmatico pluriennale (Dpp) per laDifesa 2024-2026 è arrivato martedì scorso in Parlamento per l’analisi e l’approvazione. Il bilancio del 2024 include un totale di 20,85 miliardi di euro di spesa del ministero della Difesa, in aumento rispetto ai 19,56 miliardi di euro della previsione 2023 che a sua volta aveva superato i 18 miliardi di euro spesi nel 2022.La parte dedicata agli appalti ammonta ora a 7,5 miliardi di euro, +23% rispetto ai 6,1 miliardi di euro dell'anno scorso, che segnava comunque +12,5% rispetto ai 5,42 miliardi del 2022. A questi vanno aggiunti gli 1,8 miliardi messi a disposizione dal Ministero delle imprese e del Made in Italy, cifra leggermente inferiore a quella dell’anno precedente di 1,87 miliardi. Tra le spese militari proposte anche l’acquisizione per 7 miliardi di euro di 25 nuovi velivoli di quinta generazione F-35, dei relativi motori ed equipaggiamenti, dei programmi di aggiornamento periodico e il supporto logistico, per un periodo che potrebbe arrivare al 2035. Con questa commessa si concretizza la terza fase del programma, grazie alla quale la flotta italiana del Lockheed-Martin Joint Strike Fighter Lightning II (Jsf) arriverà a 115 esemplari. L’acquisizione prevede l’arrivo di 15 esemplari della versione “A” a decollo convenzionale e 10 di quella a decollo corto e atterraggio verticale(Stovl, da Short Take Off Vertical Landing), ovvero designatiF-35B e destinati alla Marina Militare. Secondo gli accordi iniziali il numero di velivoli avrebbe dovuto essere di 131, tuttavia il governo Monti votò la riduzione nonostante l’Italia sia, almeno per il momento, l’unico Paese europeo nel quale esiste uno stabilimento per l’assemblaggio, la Faco di Cameri (Novara). Qui, alla fine del 2023, la quota di lavoro sviluppata sul programma portava già 1,6 miliardi di euro, mentre la quota totale di ricaduta del programma sviluppa una ricaduta di 4,7 miliardi di euro. Con un totale di 115 F-35 Marina e Aeronautica potranno mostrare una forza maggiormente incisiva riducendo al tempo stesso il monte ore di affaticamento delle cellule dei singoli velivoli e degli equipaggi, riuscendo anche a schierare le nostre forze su più mari contemporaneamente. Non è certo un segreto il fatto che scenari come l’Indo-pacifico e il Mar Rosso meridionale sono fonte di preoccupazione per la stabilità e la pace. Questi velivoli potranno utilizzare munizionicome bombe guidate a caduta libera, missili da crociera e missili aria-aria, armi chedovrebbero essere consegnate in un periodo di quasi 15 anni per un valore di 682 milioni di euro dei quali 650 già finanziati.

Sempre in tema di aeroplani militari, saranno acquisiti anche 15 nuovi addestratori Leonardo M-346, dei quali dieci destinati alla sostituzione degli MB-339 delle Frecce Tricolori, come annunciato dalla Difesa alla fine della scorsa settimana. Seppure le prime consegne potranno avvenire alla fine del 2025, il passaggio della Pattuglia acrobatica nazionale, inteso come poter vedere la formazione al completo e pronta al nuovo velivolo, è previsto entro il 2028. Gli altri cinque esemplari sono invece necessari per esigenze di addestramento della Forza Armata presso le sue scuole.Il documento programmatico mostra anche che 506 milioni di euro saranno investiti nel programma Gcap nel quale il nostro Paese collabora con Regno Unito e Giappone, segnando un aumento rispetto ai 271 milioni di euro investiti nel 2023. Non a caso il primo ministro britannico KeirStarmer, durante la sua recente visita in Italia, ha rassicuratola presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla partecipazione britannica e i due premier hanno fatto una dichiarazione comune: “Abbiamo concordato sull'importanza vitale dei nostri programmi di difesa collaborativi, tra cui Gcap;accogliamo con favore i continui progressi che stiamo facendo". Non meno importante lo stanziamento di 690 milioni di euro per finanziare l’acquisto di 24 velivoli Eurofighter Typhoon di quarta tranche per sostituirne i 26 della prima tranche che saranno gradualmente tolti dal servizio entro il 2029. Altri50 milioni di euro serviranno per aggiornare e adattare la nave Triestein modo che possa operare con gli F-35B costruendovi il ponte inclinato verso l’alto(Sky-jump), mentre nella parte relativa ai programmi che potrebbero essere finanziati appaiono 560 milioni di euro destinati all’acquisizione di nuovi velivoli per il pattugliamento marittimo per Aeronautica e Marina, probabilmente i P-72 derivati dai turboelica realizzati da Atr. Tutto questo dovrebbe sommarsi alle richieste già avanzate per rendere la nostra Forza Azzurra al pari di quelle più equipaggiate e moderne, non a caso esiste la necessità di avere altri aeroplaniGulfstream550 per missioni di ricerca, intelligence e guerra elettronica (in sigla, Caew e Sigint), edi sei nuove aerocisterne (in valutazione se Airbus o Boeing.

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