Eni, Enel, Finmeccanica, Poste: i nuovi vertici delle aziende pubbliche

Eni, Enel, Finmeccanica e Poste Italiane. Inizia da qui la lista di nuove nomine nelle società a partecipazione statale snocciolate in serata dal Governo Renzi. Queste 4 società (Fs e Terna arriveranno a breve, anche se per la seconda si parla già della nomina di Catia Bastioli alla presidenza) hanno tutte un nuovo amministratore delegato e un nuovo presidente. Grande spazio viene dato alle donne, per lo più imprenditrici, chiamate sulla poltrona di presidente. Per i loro emolumenti si proporrà all'assemblea delle società che il compenso annuo sia fissato nella cifra di 238mila euro annui lordi.

Ma ecco tutti i nomi:

Eni: Claudio Descalzi è il nuovo amministratore delegato di Eni. Presidente: Emma Marcegaglia. Descalzi prende il testimone da Paolo Scaroni, Marcegaglia da Giuseppe Recchi.

Enel: Francesco Starace è il nuovo amministratore delegato, mentre Patrizia Grieco sarà il presidente. Il rinnovo del Cda è previsto per l'assemblea convocata per il 22 maggio.

Finmeccanica: Mauro Moretti diventa amministratore delegato e Gianni De Gennaro presidente di Finmeccanica. Il rinnovo del Cda è previsto nell'assemblea convocata per il 9 e il 15 maggio. "Il ministero" si legge in una nota di Palazzo Chigi "titolare del 30,2% del capitale, depositerà presso la sede della Società la seguente lista per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione: Gianni De Gennaro, Mauro Moretti, Marta Dassù, Guido Alpa, Alessandro De Nicola, Marina Calderone, Fabrizio Landi".

Poste italiane: Francesco Caio amministratore delegato e Luisa Todini presidente. "Il Ministero, titolare del 100% del capitale" si legge nella nota di palazzo Chigi "delibererà la nomina dei seguenti membri del Consiglio di Amministrazione della Società per il triennio 2014-2017: Luisa Todini, Francesco Caio, Roberto Rao, Antonio Campo dall'Orto, Elisabetta Fabbri".

"Desidero augurare buon lavoro ai nuovi vertici di Enel, Eni, Finmeccanica e Poste italiane. Una squadra di professionisti di grande qualità e riconosciuta autorevolezza che, sono sicuro, lavoreranno per raggiungere gli obiettivi strategici ambiziosi di società che rappresentano asset fondamentali per il Paese". È quanto si legge in una nota del premier, Matteo Renzi. "Sono particolarmente soddisfatto per la forte presenza femminile, segno di un protagonismo che chiedeva da troppo tempo un pieno riconoscimento anche da parte del settore pubblico, in linea, anzi all'avanguardia, rispetto alle migliori esperienze europee ed internazionali. Il tetto fissato per le indennità dei Presidenti delle società, che passano in alcuni casi da cifre a molti zeri a 238mila euro annui lordi, costituisce una novità che speriamo si imponga come una best practice per tutta la Pubblica Amministrazione e il segnale di una ritrovata sobrietà di un settore pubblico non più distante dai cittadini. Desidero, infine, ringraziare i vertici uscenti per il lavoro svolto in questi anni - conclude Renzi - è anche grazie alla qualità del loro impegno che oggi è possibile portare avanti un cambiamento credibile e solido alla guida di queste società".

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