Il trionfo della moda alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi

Parigi passa il testimone a Los Angeles, scrivendo la parola fine alle Olimpiadi. Un’edizione fortemente legata alla moda e al lusso, non solo per l’investimento da 150 milioni di euro del gruppo guidato da Bernard Arnault. Mai come a Parigi, gli atleti hanno scelto di esprimere il loro stile personale attraverso l’uso di gioielli e accessori, così come acconciature e nail art celebrative.

La cerimonia di chiusura dei Giochi è stata poi palcoscenico per alcune delle maison più apprezzate al mondo. A partire da Louis Vuitton che per l’occasione ha vestito il nuotatore quattro volte oro olimpico Léon Marchand, cui è andato l’onore di spegnere il braciere olimpico. E se è stato Ralph Lauren — storicamente responsabile della creazione delle divise del Team USA — a vestire la cantante Billie Eilish, lo stilista svizzero Kevin Germanier si è invece occupato di vestire gli oltre 120 ballerini del monumentale spettacolo Records, curato dal direttore artistico dell’evento Thomas Jolly, dando vita a costumi straordinari come quello del «Golden Voyager», una tuta in oro riciclato ricamata con 20.000 perline.

I brand di LVMH hanno poi vestito i performer della serata, a partire dalla rock band francese Phoenix in Celine, fino ad arrivare alla cantautrice francese Yseult in Dior Couture.

Léon Marchand in Louis Vuitton


Yseult in Dior Couture


Zaho de Sagazan in Louis Vuitton


Billie Eilish in Ralph Lauren


Angele in Coperni


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