Le molte navi delle Ong presenti nel Mediterraneo centrale agiscono in maniera coordinata, sostituendosi agli Stati e dandosi il cambio, come emerge da documenti riservati in possesso di
Panorama. Così fanno arrivare in Italia migliaia di migranti (quest’anno ne sono previsti circa 100 mila) che non provengono da situazioni di pericolo o zone in guerra. All’estero, intanto, Paesi come Danimarca, Polonia e Turchia adottano metodi repressivi tacitamente accettati dalle stesse autorità europee.