Smartphone e tablet
November 21 2024
A due anni dall’ultimo modello di punta, Oppo torna in Europa con il suo miglior biglietto da visita, la serie Find. Ci eravamo lasciati nel 2022 con Find X5 e, al di là del pieghevole Find N2 Flip, ora a prendere il testimone del brand, quarto produttore su scala globale in termini di volumi, è Find X8 Pro, smartphone presentato in un lancio globale a Bali (Indonesia) che punta in alto l’asticella della sfida, perché arriva con una missione precisa: trasformare il brutto in bello. Un claim ottimo per il marketing ma pure alla prova sul campo, perché la combinazione tra qualità foto-video e strumenti di intelligenza artificiale riduce di molto il margine di errore in tema di scatti. Per essere più precisi, lo smartphone è in grado di cancellare la bassa risoluzione aumentando la nitidezza dell’immagine e annullare lo sfocato generato dal tremolio della mano correggendo la messa a fuoco. In virtù di ciò, quindi, ‘sbagliare’ uno scatto diventa impresa complessa, perché se non viene gestito l’assetto prima, navigando nelle impostazioni dell’app fotocamera, si può comunque intervenire in post produzione con poche ed efficaci mosse che rimettono tutto in ordine.
Fin troppo intuibile che nella metamorfosi che crea nuovi maestri dell'obiettivo gioca un ruolo primario l’intelligenza artificiale generativa, che già per molte persone è diventato un fattore determinante nella scelta di acquisto di un telefono. Se è vero che in questa prima fase le funzioni sono molto simili sui vari modelli di fascia alta, è altresì indubbio che sia a livello fotografico, sia per la produttività, gli strumenti IA fanno la differenza nel semplificare e velocizzare una serie di attività quotidiane. Oltre all’AI Eraser aggiornato per rilevare meglio gli oggetti su cui intervenire e poi ricomporre il dettaglio dell’immagine, su X8 Pro si aggiungono tre novità che assolvono altrettanti aspetti preminenti per innalzare la qualità del risultato finale. Aumenta Nitidezza, Metti a Fuoco e Riflessi AI, utili appunto per ripulire e migliorare immagini a bassa risoluzione e foto ritagliate, ma anche per ripristinare dettagli, colori e texture così da rimuovere lo sfocato e far risaltare elementi di contorno ma importanti nell’equilibrio dell'immagine, come ad esempio pelle e capelli.
C’è poi il legame con Google certificato dall’arrivo su ColorOS, l’interfaccia Oppo rivista e sistemata, al di là dell’abbondanza di app preinstallate, di Cerchia e Cerca, la funzione che permette di ottenere informazioni all’istante su ciò che colpisce e incuriosisce tra gli oggetti immortalati sul display da 6,78 pollici. E ancora più significativa è l’integrazione di Gemini 1,5, l’AI di Big G, che per i possessori di Find X8 Pro sarà un assistente digitale cui rivolgere qualsiasi richiesta. Anche se, va considerato che tutte le funzioni AI sfruttano il cloud e non lavorano direttamente sul dispositivo, quindi c’è bisogno di traffico dati perché, al momento, offline non vanno.
Va bene divertirsi, tanti troveranno divertente AI Studio, app con cui generare immagini tramite IA e realizzare il proprio avatar che fa le nostre veci nel mondo digitale, ma lo smartphone è anche e sempre più un dispositivo per lavorare. Ecco, allora, che l’aggiornamento di AI ToolBox apre prospettive interessanti per agevolare la quotidianità di tanti professionisti. Non sono novità assolute poiché già viste su altri smartphone Android, ma la presenza è una garanzia anche per il futuro, anche perché al momento l’utilizzo di app e funzionalità legate all’IA generativa sono gratuite (e chissà fino a quando). Da AI Writer a AI Summary, ci sono diversi strumenti per agevolare il lavoro su file da analizzare in termini di lettura, scrittura e sintesi, anche di screenshot archiviati nel telefono. Sulla stessa linea si pone Assistente Note AI, che in pochi secondi corregge errori, migliora il tono di un discorso e riorganizza i testi, inclusi quelli scritti in maniera poco ortodossa, mentre Recorder trascrive e sintetizza i file audio di riunioni, interviste o lezioni, regalando anche in questo un vantaggio impagabile: il tempo.
C’è poi un’altra peculiarità che spicca durante l’uso dello smartphone, perché nonostante un utilizzo intenso, tra scatti, video, richiamo costante degli strumenti AI, navigazione web e brevi sessioni gaming, lo smartphone è duro a morire. A differenza di altri top di gamma che, quando messi sotto stress pesante, faticano ad arrivare a sera, Oppo Find X8 Pro non mostra segni di fatica e, senza dover attivare il risparmio energetico, ha un’autonomia che regge bene 35-40 ore. Merito della batteria da 5910 mAh (che non inficia spessore e peso del dispositivo, pari a 8,24 mm e 215 grammi), che sfrutta il consueto sistema di ricarica rapida della compagnia di Shenzhen, il SuperVooc a 80W. Per sfruttare appieno la ricarica serve un alimentatore della casa, che non c’è in confezione, come ormai da tradizione dopo la norma per il caricabatterie universale voluto dall’Unione Europea. Con un caricatore diverso, comunque, lo smartphone si ricarica a un massimo di 55W grazie all’Usb Power Delivery.
Abbiamo detto della qualità fotografica ma non di cosa c’è dietro per arrivarci: il blocco fotocamere sulla scocca posteriore del telefono è spessa 3,85 millimetri e include quattro sensori da 50 megapixel, con la primizia di teleobiettivi zoom che si affiancano al grandangolo e all’ultra-wide. Un insieme di lenti che permettono di sbizzarrirsi con lo zoom e di assicurarsi ritratti quasi sempre impeccabili, anche perché Oppo prosegue la sua collaborazione con Hasselbland, che offre stili ad hoc per ottenere effetti più naturali. Su tutto, però, a colpire è la velocità di scatto con tanto di tasto adatto allo scopo, che riprende la novità di iPhone. Posizionato sul lato destro, con due tocchi consente di aprire l’app fotocamera e scattare, oltre che gestire lo zoom, solo quando si scatta in orizzontale, ingrandendo o riducendo la prospettiva di scatto sfiorando il tasto da sinistra a destra e viceversa. Nel complesso, la combinazione tra la qualità degli scatti, specie in scenari illuminati, le diverse modalità di scatto, le varie funzionalità per perfezionare l’immagine lascia la sensazione di avere tra le mani un telefono camaleonte, abile quando serve nel trasformarsi in una fotocamera vicina nelle prestazioni a una compatta. Un pensiero rafforzato dalla possibilità di filmare video 4K a 60 fps con tutte le lenti, altro aspetto non scontato anche su modelli da oltre mille euro.
Tra gli altri aspetti da evidenziare, arriva per la prima volta su uno smartphone Oppo l’alert slider di OnePlus (brand che dal 2021 è sotto il controllo di Oppo), con cui attivare/disattivare la suoneria e passare in modalità silenzioso o vibrazione con un singolo tocco. Una novità potenzialmente utile che rimedia a una lacuna diffusa è Touch to Share, funzione in arrivo a dicembre che taglia la distanza tra Find X8 Pro e iPhone (e iPad), in quanto consente lo scambio di immagini da un dispositivo dall’altro grazie all’Nfc e l’app O’Connect che gli utenti Apple dovranno scaricare dallo store iOS. In tema di longevità del telefono, Oppo garantisce cinque anni di aggiornamenti software e sei a livello di sicurezza, migliorando quindi quanto fatto in precedenza che, pur senza eguagliare i sette anni di Google, rappresenta una finestra temporale ottimale per chi investe tanto per uno smartphone da tenere per diversi anni.
Disponibile nelle colorazioni Space Black e Pearl White, Oppo Find X8 Pro arriva sui mercati europei nell’unica versione da 16GB di Ram e 512 GB di memoria, al prezzo di 1.199,99 euro. Una cifra leggermente inferiore ai top di gamma Android cui lancia il guanto di sfida. Chi lo acquisterà entro il 31 dicembre otterrà un anno di garanzia aggiuntiva, mentre per chi comprerà il telefono sull’Oppo Store entro la stessa data ci sarà in omaggio un Oppo Watch X.