«È affascinante da vedere e da toccare, ma spesso significa anche sfruttamento di chi lo estrae, finanziamento
a gruppi armati, riciclaggio». Lo dice a Panorama Ivana Ciabatti, ceo di Italpreziosi, azienda leader nel distretto di Arezzo che ha intrapreso un percorso etico per la produzione fatto di certificazioni, analisi dei Paesi fornitori, tracciabilità. Così la bellezza è buona.