I rischi del farmaco «miracoloso» usato dalle star per dimagrire
287 milioni di visualizzazioni su TikTok per i video con l’hashtag #Ozempic. Numeri da record che potrebbero far pensare al nome di un cantante, di un attore, diuna stella dello sport ma in realtà si tratta di uno dei farmaci antidiabetici utilizzati e spacciati per «miracolosi» da chi cerca un modo per dimagrire velocemente. Prodotti che tanto stanno spopolando sui social e tra la gente grazie ad esempio ai racconti delle sorelle Kardashian ed Elon Musk, che hanno pubblicizzato il loro uso per perdere velocemente peso senza fatica.
Liraglutide e Semaglutide sono i principi attivi di queste iniezioni miracolose, il cui nome commerciale è Saxenda o, appunto, Ozempic. Ma il loro uso non è consigliato per tutti ma indicato per pazienti diabetici o obesi gravi ed è proprio questo il problema: questi farmaci sono stati testati su soggetti con uno stato conclamato di forte sovrappeso, non invece su soggetti senza problemi sulla bilancia o con solo qualche scomodo chiletto dal perdere.
Malgrado tutto questo il tema per il momento non sembra preoccupare le agenzie regolatorie nonostante ci sia un boom delle vendite di questi due farmaci che in molti casi scarseggiano proprio per l’uso sconsiderato che se ne sta facendo. Il Saxenda può essere prescritto da un medico e non richiede piano terapeutico perché è un farmaco che non è rimborsato dal Sistema Sanitario. Quindi può essere tranquillamente acquistato in regime privato al costo di 200 euro a trattamento.
«Ho iniziato a prendere Saxenda per un problema di obesità e sto perdendo 12 kg al mese. Non ho più fame. Basta che inizio a mangiare e sono subito sazia ed ho un senso di disgusto per il cibo. Sto integrando l’alimentazione con delle vitamine» ci racconta Fabiola una ragazza che ha iniziato da qualche mese il trattamento.
Quali sono gli eentuali rischi dati dall'uso di questi farmaci?
«La Liraglutide (Saxenda) è un farmaco nuovo di cui non sono conosciuti a pieno tutti gli effetti avversi - spiega Alfredo Pontecorvi Direttore UOC endocrinologia Università Cattolica e Policlinico Gemelli - La maggior sono di lieve e di breve durata soprattutto se viene somministrato in maniera scalare aumentando progressivamente il dosaggio.Gli effetti indesiderati più frequenti sono nausea, vomito, o diarrea e un senso di sazietà e di repulsione per il cibo anche a casa del rallentamento della motilità gastrointestinale. Di recente è stato lanciato un allarme riguardo all’induzione di idee suicidarie e di autolesionismo riscontrate in chi ne ha fatto uso probabilmente per delle reazioni a livello del sistema nervoso centrale non ancora ben conosciute. Mentre nei ratti a cui hanno somministrato il farmaco è stato osservato lo sviluppo di tumori midollari della tiroide non riscontrati nell’uomo. Per questo è comunque sconsigliato come da foglietto illustrativo in soggetti con precedenti o familiarità per questa malattia.Sono tutti motivi per i quali non possono essere usati come farmaci fai da te, cosa che purtroppo si sta verificando».
Per chi è indicato?
«Nei soggetti normopeso non è assolutamente indicato ma è un farmaco che va prescritto a persone con obesità caratterizzata da un indice di massa corporea (IMC) maggiore o uguale a 30, oppure con un valore superiore, tra 27 e 30 ma che hanno altri fattori di rischio come ipertensione arteriosa diabete mellito, Dislipidemie ecc..Saxenda è un potente stimolatore dell’insulina inibitore del Glucagone un altro ormone pancreatico.Viene prodotto con l’arrivo del cibo nel tratto gastrointestinale regolando in tal modo il metabolismo dei carboidrati».
Cosa può dirci dell’Ozempic?
«Per quanto riguarda la Semaglutide (Ozempic) ancora non è stata approvata in Italia per il trattamento dell’obesità ma solo del diabete. Nei trial clinici effettuati in soggetti obesi e non diabetici si è dimostrata molto più potente del Saxenda. Inoltre Ozempic sotto cute va iniettato una volta al contrario di Saxenda che necessità di un’iniezione quotidiana. È poi in arrivo un terzo farmaco la Tirzepatide che per il momento è autorizzata solo negli Stati Uniti per il diabete di tipo 2 che nei trial clinici su pazienti obesi e non diabetici ha causato una riduzione del peso corporeo del 22% sul 65% dei casi. Vorrei aggiungere che il 90% dei soggetti che assumono questi farmaci devono approfittarne per modificare lo stile di vita mediante un corretto regime alimentare e soprattutto, con una costante attività motoria, o fisica, altrimenti il recupero del peso alla sospensione del farmaco è garantito».
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