Pagani, design e tecnologia in pole position
Tra poco le sue auto, vere e proprie opere d’arte, avranno una cornice adeguata. Prima di Natale, infatti, le supercar firmate da Horacio Pagani si trasferiranno sempre a San Cesario sul Panaro in un nuovo stabilimento da 6 milioni di euro disegnato da lui e con un corpo centrale che ricorda una piazza italiana, tra archi, vecchi mattoni e torrette. Un omaggio all’Italia, ma soprattutto all’Emilia che nel 1982 lo ha accolto, giovane argentino con il mito di Leonardo e una passione per le auto, dandogli la possibilità di realizzare un sogno: lavorare alla Lamborghini e poi di costruire un’auto sportiva tutta sua.
Così nel 1993, in piena crisi economica, fonda la Modena design e inizia a disegnare per tanti gruppi automobilistici. Il suo fiore all’occhiello è la lavorazione del carbonio che poi mixerà con il titanio, inventando nuove procedure che lo porteranno a realizzare la Zonda, la sua prima supercar a cui si è aggiunta la Huayra, un «mostro» con una potenza di 730 cavalli e un costo che va da 1 a 2 milioni di euro, a seconda delle esigenze del cliente. Al 99 per cento straniero e in possesso mediamente di 2,1 auto Pagani. Che nonostante il nuovo impianto continuerà a realizzare completamente a mano non più di 50 supercar all’anno.
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