Pandemia e Natale: la tempesta perfetta del Cyber Crime

"Al mio segnale scatenate l'inferno", recitava il personaggio di Russel Crowe ne "il Gladiatore".

In questo caso potremmo dire che il segnale è stato l'ultimo DCPM.

Stiamo di fatto rivivendo la situazione affrontata lo scorso febbraio, con le prime misure di soft – lockdown.

E se l'anno scorso il periodo più intenso della Pandemia era conciso con una vera e propria ondata di Cyber Crime, quest'anno la situazione potrebbe essere aggravata dall'arrivo delle festività natalizie.

Ma andiamo per step.

Siamo di fronte al ritorno diffuso per tantissimi di noi del lavoro da casa con – tra le varie esigenze e vicissitudini che questo comporta – la necessità di doverci affidare ancora di più ai nostri strumenti digitali sia per lavorare sia per compiere tante di quelle azioni quotidiane che misure come chiusure anticipate e coprifuoco impongono (e perché no, anche per far fronte al nostro bisogno d'informazioni).

Dall'altro lato, stiamo anche andando incontro a quel periodo dell'anno dedicato allo shopping natalizio che – quest'anno come mai prima – verrà probabilmente effettuato in gran parte online.

E tutta questa rinnovata attività online non fa altro che attirare i Criminal Hacker.

I precedenti

Già al tempo del primo lockdown, proprio nel periodo di massima incertezza, abbiamo assistito a un picco di opportunismo da parte dei criminali informatici che cercavano di trarre profitto dalla crisi causata dal Covid-19.

Se pensiamo a casi come quelli dei finiti vaccini, apparsi a poche ora dalla dichiarazione di Pandemia globale da parte dell'OMS, o alle migliaia di false inserzioni che promettevano cure antivirali "naturali" … un elenco infinito di tentativi di capitalizzare sull'ansia e la confusione legate alla pandemia.

Se è vero che adesso possiamo dire di essere più informati rispetto a prima in merito a fantomatiche cure o vaccini miracolosi, non dobbiamo sottovalutare né tantomeno dimenticarci quando doverci interfacciare principalmente in maniera "digitale" possa essere un rischio.

A Natale fanno festa anche i Criminal Hacker

Il pericolo truffa è sempre in agguato. Come per quanto successo per il Prime Day di Amazon, l'aumentare dell'attività online richiama i Criminal Hacker, pronti a tutto pur di riuscire a truffare le proprie vittime e ad impossessarsi delle loro carte di credito.

Già adesso sono state rilevate le prime campagne di truffe online specificatamente costruite per sembrare imperdibili offerte natalizie e tentare chi già da ora ha deciso di avvantaggiarsi per lo shopping natalizio, magari anche temendo un lockdown totale più avanti…

Una tecnica utilizzata per queste truffe, nota come phishing, imita il nome e il tipo di comunicazione di un brand fidato per ingannarci e convincerci ad aprire un'e-mail, un messaggio istantaneo come WhatsApp o un sms.

All'interno inevitabilmente troveremo link che ci porteranno su siti costruiti ad hoc per sembrare veri – magari con offerte troppo belle per essere vere! – e farci cliccare acquista.

Fatto questo il gioco per il Criminal Hacker è fatto, non appena immettiamo i dati della nostra carta lui riuscirà ad impossessarsene.

Ma a volta non c'è neppure il bisogno delle mail di phishing, Perché potremmo imbatterci in questi specchietti per le allodole anche solo navigando normalmente sul web, in cerca di qualche affare.

Ora con ancora più persone che si dedicheranno all'online shopping potremmo doverci trovare a fare i conti con una tempesta di questo tipo di truffe.

Fortunatamente esistono una serie di precauzioni che possono tenerci al sicuro da qualsiasi tipo di truffa.

Siti sicuri in primis!

I dati della nostra carta sono il vero bottino per un criminale informatico, dobbiamo essere sempre molto attenti prima di procedere a inserire qualsiasi tipo di dato.

Un primo punto di attenzione deve essere necessariamente quello di capire se il sito web dove ci troviamo sia affidabile o meno.

Il modo più semplice per saperlo è cercare "https" all'inizio dell'indirizzo del sito. Se non vediamo la "s" alla fine di "http", allora il sito non è criptato e i nostri dati non saranno al sicuro.

Per essere certi, basterà controllare che accanto all'URL ci sia l'icona di un lucchetto. Significa che la pagina in cui ci troviamo è sicura.

Non solo, dobbiamo sempre scegliere sempre negozi di fiducia e fare attenzione a siti e brand che non avete mai sentito prima. Ancora meglio se il sito da qui scegliamo di acquistare fa parte di una catena che ha anche dei negozi fisici!

Online è sempre troppo bello per essere vero!

Se un prezzo sembra troppo bello per essere vero, probabilmente è un'esca. iPad a 100 euro o altre offerte da "pazzi", le abbiamo viste tutti girando per la rete, ma l'unica utilità di queste inserzioni è solo quella di essere un ottimo campanello di allarme per farci capire di dover stare alla larga dal sito in cui le abbiamo trovate.

Sotto Natale il numero di siti che offrono questo tipo di annunci si moltiplica a dismisura, tanto da poter quasi rendere difficile la navigazione se stiamo cercando proprio "quell'offerta".

Ma internet non è un mondo di fantasia, se qualcuno propone prezzi stracciati, spesso e volentieri si tratterà di una truffa.

Oltre a dare un occhio subito all'indirizzo vero e proprio del sito web su cui ci troviamo, possiamo anche riconoscere altri segnali inconfutabili che su tratti di una truffa.

Se l'offerta ci viene recapitata via mail, spesso sarà costellata di errori di ortografia.

Nessun commerciante che si rispetta potrebbe mai inviare comunicazioni del genere…

Il motivo di questi errori è semplice, i Criminal Hacker che utilizzano questi metodi di attacco spesso non parleranno italiano e a volte neppure l'inglese, quindi il messaggio che vi ritroverete nella casella di posta sarà probabilmente frutto di svariate traduzioni automatiche fatte su Google!

Mettiamo comunque in sicurezza gli account

C'è un motivo per cui questo consiglio può sembrare come un disco rotto - è davvero importante.

Le password sono i nostri migliori guardiani quando si tratta di mantenere riservate le nostre informazioni private e sensibili come le carte di credito.

Pensiamo a quante volte riutilizziamo la stessa per più siti o da quanto tempo non la cambiamo…

Avvicinandosi la stagione dello shopping, il numero di account e di e-commerce che andremo a creare crescerà vertiginosamente. Ma per ogni account che creiamo – se continuiamo a riutilizzare sempre la solita combinazione di credenziali - aumenta la possibilità che prima o poi la nostra password venga rubata, mettendo automaticamente a rischio tutto gli altri.

Per questo è consigliabile prendersi il tempo per crearne di uniche e forti, magari facendosi aiutare da un gestore di password in grado di memorizzarle.

Non abbassiamo la guardia!

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