Poste italiane: con 161 anni di storia guarda avanti nel nome della sostenibilità

Il fattore umano è la linea-guida di Poste italiane, l’azienda infrastrutturale più grande del Paese. Che porta l’innovazione anche nei luoghi più remoti.

Prima di tutto, i titoli di testa, ossia i numeri. In Italia ci sono 12.800 uffici postali; nel 2022 hanno movimentato oltre 70 miliardi di euro; ammontano a 8.100 gli Atm Postamat disponibili; 35 milioni sono i clienti, con una media di 20 milioni giornalieri di interazioni con i cittadini; oltre 120 mila i dipendenti; 161 gli anni di storia. Poste italiane è la più grande infrastruttura del Paese, tra i principali attori della scena logistica, finanziaria ed economica nazionale. La sostenibilità - sarebbe sorprendente il contrario - negli ultimi anni è al centro del piano industriale dell’azienda di cui è amministratore delegato Matteo Del Fante. Per Moody’s Analytics e Morgan Stanley il Gruppo rientra nella categoria Advanced per il secondo anno consecutivo: migliora il punteggio totale nell’ESG (Environmental Social Governance), 79 punti su 100, e conferma la doppia A nel rating di MSCI (Morgan Stanley International Capital).

Merito degli otto pilastri (uno in più dei sette della saggezza, resi immortali da Lawrence d’Arabia) fondamentali della sostenibilità, linee guida dell’azienda. Che sono i seguenti, tutti ugualmente importanti: 1) integrità e trasparenza; 2) valorizzazione delle persone; 3) transizione green; 4) diversità e inclusione; 5) valore al territorio; 6) Customer Experience; 7) innovazione; 8) finanza sostenibile. Pilastri individuati prendendo come riferimento i target stabiliti dagli SDGs, che sarebbero (agli acronimi dobbiamo abituarci) i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, ovvero gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti nell’Agenda 2030. Ma al centro resta sempre il fattore umano.

L’ad di Poste italiane, Matteo Del Fante.

Ha dichiarato a questo proposito l’ad Matteo Del Fante: “Le nostre persone rappresentano l’elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi strategici. La decisione da parte dell’azienda di varare la Policy Sostegno della Genitorialità Attiva, per supportare chi ha figli e valorizzare l’equilibrio di genere, superando stereotipi, discriminazioni e pregiudizi nei luoghi di lavoro, rafforza la centralità dei pilastri Valorizzazione delle persone e Diversità e inclusione. È concreto il nostro impegno nel favorire la conciliazione tra vita lavorativa e privata, a garanzia di un percorso di pari opportunità ed equità nella crescita professionale, offrendo strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere a specifici bisogni personali e professionali”. E il condirettore generale di Poste italiane, Giuseppe Lasco, ha detto: “I rating ottenuti premiano i nostri risultati, orientati anche alla creazione di valore. La riconosciuta capacità dell’azienda di gestire adeguatamente rischi e opportunità nell’attuale contesto economico fa di Poste italiane un leader di settore per la sostenibilità e un riferimento per gli investitori”. Aggiungiamo che Poste italiane è stata inclusa nei più prestigiosi indici di sostenibilità internazionali: Dow Jones Indices, Integrated Governance Index, Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100, FTSE4Good, Bloomberg Gender-Equality Index e Stoxx Global ESG Leaders. Il Gruppo è un volano per l’occupazione: ha contribuito in media alla creazione di 185 mila posti di lavoro tra il 2018 e il 2022. Nel solo 2022, ha generato impatti complessivi sul Paese per 12,9 miliardi di euro di Pil e 2,1 miliardi di euro di gettito fiscale.

Ci rendiamo conto che esporre numeri su numeri può sembrare esercizio sterile, ma dietro le cifre c’è una realtà di sviluppo e innovazione tangibile per ogni cittadino. L’azienda è una rete che unisce l’Italia, attraverso la più grande piattaforma integrata e omnicanale di servizi, attiva nei settori logistica, corrispondenza e pacchi, finanziari e assicurativi, sistemi di pagamento, telefonia e mercato dell’energia. Sedici milioni di persone vivono in comuni con meno di 15 mila abitanti: un’Italia che copre l’80% del territorio nazionale.

Queste aree, che costituiscono uno scrigno di opportunità, negli ultimi anni hanno perso più di metà dei residenti e si trovano a rischio di spopolamento. In questo scenario preoccupante Poste italiane assume il ruolo di collegamento tra istituzioni, territorio e servizi. Un impegno che potrebbe essere riassunto così: dai piccoli centri si fa grande l’Italia. E che si concretizza con “Progetto Polis-Case dei servizi di cittadinanza digitale” e gli “Sportelli Unici” di prossimità, che dota gli uffici postali anche più remoti di infrastruttura tecnologica e digitale. Scelta che, tra l’altro, tenderà a ridurre gli spostamenti dei cittadini, contribuendo a minori emissioni dovute ai combustibili fossili. In programma anche una rete di co-working digitalizzata, con postazioni, spazi di riunione, servizi condivisi, aree per eventi e formazione aperte a privati, aziende, pubblica amministrazione, università, centro di ricerca: le poste come casa comune.

Tra i pilastri c’è la transizione green, un mantra per ogni azienda responsabile. Poste italiane sta portando avanti la decarbonizzazione degli immobili e della logistica, per arrivare a zero emissioni nette entro il 2030. Impianti fotovoltaici vengono installati su edifici di piccole, medie e grandi dimensioni e negli hub per l’ecommerce. Lo scorso ottobre ha inaugurato a Palermo il primo grande impianto di questo tipo della Sicilia, sul tetto del Centro di Meccanizzazione Postale. Già da tempo, nel quartier generale di Poste italiane a Roma, funziona un fotovoltaico che lavora in regime di autoconsumo istantaneo e permette di produrre l’energia necessaria ad alimentare cinque colonnine di ricarica per autovetture elettriche installate in viale Europa. Con migliaia di edifici in diversa latitudine e altitudine, l’azienda è un gigantesco laboratorio rappresentativo di varie e contrastati condizioni climatiche, realtà che spinge a trovare soluzioni tecniche ottimali e di avanguardia. Strada green è naturalmente l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, come sta accadendo con il progetto, in via di ultimazione, relativo al Centro Smistamento di Padova, che garantirà la neutralità rispetto alla CO2 dell’edificio. Tra le iniziative, anche interventi per la raccolta e il riutilizzo di acque piovane destinate a usi non potabili.

Poste italiane è un’azienda a prevalenza di impiego femminile. Sono donne il 53% degli addetti, con forte presenza pure tra quadri e dirigenti. Ma senza sbilancio. I padri, per esempio, vengono compresi nel programma di genitorialità condivisa, con misure volte a incrementarne il ruolo, il tutto nella cornice di un codice etico per tutelare i diritti umani e promuovere le pari opportunità. Strategie e attenzioni che danno frutti. Il 97% delle lavoratrici di Poste italiane torna al lavoro dopo il congedo di maternità. Un grande traguardo per l’azienda, visto che in Italia quasi una donna su cinque, d’età compresa tra i 18 e i 49 anni, non torna a lavorare dopo la nascita di un figlio (indagine Inapp Plus). E non vengono lasciate senza un necessario aiuto. Il progetto alla seconda edizione “Mums at work” - forse un minor ricorso all’inglese non sarebbe sbagliato, ma è un dettaglio - facilita il rientro delle neo-mamme, con un percorso di coaching dedicato, la cui partecipazione è su base volontaria.

Da sottolineare che l’azienda durante il congedo di maternità eroga il 100% della retribuzione per i 5 mesi di astensione dal lavoro, rispetto all’80% previsto dalla legge. Ci sono poi, a dimostrare l’importanza che ha il sostegno familiare nella filosofia di Poste italiane, gli asili nido PosteBimbi di Roma e Bologna per i figli o nipoti dei dipendenti. Poste italiane è la prima tra le società del Ftse Mib settore assicurativo e la più grande azienda per numero di dipendenti a ricevere la certificazione “Equal-Salary”, ottenuta a novembre 2022, per politiche retributive senza pregiudizi di genere. In tutti gli uffici aperti al pubblico, oltre che nei canali online e sulle App, si può sottoscrivere Poste Energia. Un’offerta sostenibile, su misura per il cliente, che permette di tenere sotto controllo le spese familiari, grazie alla combinazione tra prezzo bloccato e possibilità di pagare le bollette con rata fissa, calcolata sulla base dei consumi dell’anno precedente. L’energia elettrica proviene al 100% da fonti rinnovabili italiane. La CO2 derivante dalla vendita di gas è del tutto compensata, mitigando le emissioni in fase di produzione. Al momento, sono quasi 400 mila le sottoscrizioni.

La consegna dei pacchi rappresenta un grosso comparto delle attività aziendale. Poste italiane sta lavorando affinché si possa parlare di Green Delivery, con forte riduzione dell’impatto ambientale. Nel 2022, grazie a un modello di consegna che prevede un maggior numero di pacchi devolti in un unico punto di ritiro, si sono evitati circa 4 milioni di passaggi, con risparmi pari a 495 mila km da parte della flotta, e riduzione delle emissioni di 53 tonnellate di CO2 e 244 kg di contaminanti. Non bisogna essere esperti di strategie aziendali per sapere quanto l’educazione finanziaria sia una priorità per Poste italiane, e osiamo dire per ogni cittadino un minimo responsabile, attento ai propri investimenti. L’azienda che ha incluso la Finanza Sostenibile tra i propri pilastri svolge iniziative in tal senso e ha aderito per il quinto anno consecutivo al Mese dell’Educazione Finanziaria. La previdenza, il risparmio, gli investimenti, il welfare, vengono affrontati in webinar gratuiti organizzati da Poste italiane. Per aumentare la consapevolezza in materia finanziaria, assicurativa e previdenziale. Nonostante le guerre vicine, la pandemia alle spalle e l’aumento dei prezzi, gli italiani sono più ricchi (come risparmi) di francesi e tedeschi. Ma molto esposti ai rischi reali, con un’incidenza dei premi assicurativi inferiore alla media europea e una bassa adesione ai fondi pensione complementari. C’è posta per te, pare ci voglia dire un’azienda che sta al passo con i tempi e spesso li anticipa.

Perché l'abbiamo scelta -Il giudizio di Impact Sgr sul gruppo

Poste Italiane ha giocato un ruolo centrale nel digitalizzare l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Tra il 2017 e il 2022 il numero di utenze per l’accesso a SPID gestite da Poste italiane è passato da 1,8 milioni a oltre 25 milioni. Inoltre, grazie alla radicata capillarità territoriale, è fortemente positivo l’impatto del progetto Polis di Poste italiane, il quale mira a trasformare 7 mila uffici postali nei centri abitati con meno di 15 mila abitanti in hub per l’accesso, in modalità sia fisica che digitale, a servizi di pubblica utilità, finanziari e bancari, così come a nuovi servizi come spazi di co-working e colonnine di ricarica di veicoli elettrici alimentate da pannelli fotovoltaici. Il progetto prevede investimenti per 1,24 miliardi su 10 anni e ha il triplice obiettivo di contrastare lo spopolamento dei piccoli centri abitati italiani, accelerare la transizione digitale e ridurre l’impatto ambientale derivante dagli spostamenti per assenza di servizi di prossimità.

YOU MAY ALSO LIKE