Musica
May 23 2017
Proprio mentre stava terminando il concerto di Paola Turci all'Auditorium di Milano, all'Arena di Manchester un kamikaze si è fatto esplodere durante la prima data del tour europeo di Ariana Grande. Da un lato, il trionfo e la celebrazione di una storia fatta di bellezza, e dall'altro l'emblema della cultura del male, della morte. Di fronte a questa tragica notizia, siamo tutti senza parole. E, forse, la serata di ieri all'Auditorium può aiutarci per capire quale direzione vale la pena prendere. Sempre. A prescindere da tutto.
Paola Turci entra sul palco insieme a quattro musicisti e apre con La prima volta al mondo. Subito dopo, La vita che ho deciso e Combinazioni. I primi tre brani appartengono al nuovo album "Il secondo cuore" e raccontano della "nuova Turci", quella felice e sorridente, quella che - dopo il difficile percorso "obbligato" dal suo incidente del 1993 - ha voglia di prendere in mano la sua vita, e "ribaltare i piani e le combinazioni".
"Mi auguro che questa sera il mio secondo cuore batta allo stesso ritmo del vostro", ha detto, salutando il pubblico milanese. Arriva Volo così, riarrangiata in una versione ancora più delicata.
Sublime (titolo da leggersi in inglese o in italiano: come si preferisce), Tenerti la mano è la mia rivoluzione e Stato di calma apparente: la Turci riesce ad alternare momenti decisamente rock ad altri più introspettivi. È questo il caso di Ma dimme te: "Non avrei mai immaginato che un giorno sarei riuscita a scrivere una canzone nel mio dialetto; grazie a Giulia Ananìa". L'esibizione è davvero notevole: a fine brano la cantautrice recita il monologo che nella versione in studio è affidato a Marco Giallini.
• e poi mi hai visto ridere • @paolaturci #ilsecondocuoreTOUR #emozione
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Con Ringrazio Dio si apre un momento acustico, dove la Turci rimane da sola sul palco, con una chitarra elettrica. Le sonorità rock della cantautrici emergono, forti. Coinvolgono il pubblico. Poi Dio come ti amo e Saluto l'inverno.
È il momento di Questione di sguardi (This kiss) e Piccola canzone d'amore: "Ho scoperto le canzoni d'amore solo in tarda età", ha confessato. Si torna poi al nuovo album con Ci siamo fatti tanti sogni.
• mi faccio bello per me • @paolaturci #poesia #fattibellaperte #live #milano #ilsecondocuoreTOUR
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Su Fuck You/Mani giunte l'intro è rock e dal vivo il brano prende ancora più forza. Sai che è un attimo e Io sono concludono la prima parte del live. C'è il tempo per qualche bis.
Non poteva mancare il successo sanremese Fatti bella per te: il pubblico resta in piedi per tutta l'esibizione, la carica emotiva della canzone è enorme. Una piccola nota: a fine brano, la cantante modifica leggermente il testo gridando "Mi faccio bella per me". Subito dopo la sua cover di Un'emozione da poco della Oxa (anche questo brano presentato nell'ultimo Festival della Canzone italiana) e il suo successo Bambini.
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Un nuovo bis è con Attraversami il cuore e Ti amerò lo stesso (solo voce e senza strumenti). Ma l'ultimo saluto della Turci al pubblico di Milano è con la sua versione di Hallelujah. È un momento carico di emozione per lei e per la gente che ha riempito l'Auditorium: una preghiera che arriva dritto, anche nel cuore di chi pensa di non meritarlo, quel bene.
Tutto il concerto di Paola Turci è l'espressione fisica e carnale del percorso che ha trovato una sintesi perfetta nell'album "Il secondo cuore". È il racconto in musica di una storia che, come dicevamo, ha sempre avuto come punto di partenza l'amore. Verso se stessi, verso la musica, verso le proprie ferite. Solo così il mondo cambia. Solo così io cambio.
Solo così si combatte la violenza.