Musica
September 28 2020
Paolo Conte ha creato negli anni uno stile personale e riconoscibile, in cui si fondono, con grande eleganza, jazz, canzone d'autore e suggestioni latino-americane. Il suo timbro vocale profondo e roco fa da perfetto contrappunto all'inimitabile swing con il quale suona il pianoforte ed è ideale per sottolineare le sue liriche intense e senza tempo. "L'avvocato di Asti", come da sempre viene chiamato, è uno dei maggiori artisti italiani, tra i più amati a livello internazionali, nonostante la sua proverbiale ritrosia, grazie alla ricercatezza della sua musica, in grado di raccontare storie ed emozionare come un bel film. E proprio un docufilm, Paolo Conte, Vieni via con me, racconterà al cinema il grande cantautore astigiano per tre giorni, dal 28 al 30 settembre. Il regista Giorgio Verdelli ha attinto al ricco patrimonio dell'archivio personale di Conte, unendolo a materiale realizzato ad hoc: interviste, riprese dei tour internazionali e occasioni di una carriera unica.
Con una straordinaria carrellata di testimonianze – Roberto Benigni, Vinicio Capossela, Caterina Caselli, Francesco De Gregori, Stefano Bollani, Giorgio Conte, Pupi Avati, Luisa Ranieri, Luca Zingaretti, Renzo Arbore, Paolo Jannacci, Vincenzo Mollica, Isabella Rossellini, Guido Harari, Cristiano Godano, Giovanni Veronesi, Lorenzo Jovanotti, Jane Birkin, Patrice Leconte, Peppe Servillo – il film si inoltra nel labirinto delle canzoni di Conte, anche quelle scritte per gli interpreti più diversi (Adriano Celentano, Enzo Jannacci, Jane Birkin, Caterina Caselli, Bruno Lauzi), oltre che nel labirinto delle sue passioni (il jazz, l'enigmistica, la pittura, il diritto, il cinema). Alla base del progetto c'è una lunga intervista a cuore aperto di Verdelli a Paolo Conte, in cui i racconti di personaggi, canzoni e vicende umane mescolano tenerezza, ironia e charme tipici dell'avvocato di Asti. Paolo Conte, Via con me è un itinerario ideale, con la voce narrante di Luca Zingaretti, per raccontare un personaggio eclettico e misterioso. Una grande storia, non soltanto musicale, raccontata attraverso le canzoni, i concerti, gli amici e le riflessioni del grande artista astigiano. Alcuni elementi che ricorrono nella narrazione si fanno soggetti e significato, a rappresentare snodi importanti della musica e della personalità dell'artista. Come la "Topolino Amaranto", che ritorna in vari snodi e diventa simbolo del ruolo che la memoria ricopre nell'arte di Conte: presente e passato che si mescolano in un dialogo incessante nella sua lirica e in chi l'ascolta. Ai tanti appassionati di vinile è dedicata la ristampa in edizione limitata "Crystal Clear Vinyl" di Concerti, il primo, memorabile album dal vivo di Paolo Conte. Due lp - 12'' 180 gr., per la prima volta pubblicati in vinile "cristallo", per valorizzare ancora di più la qualità sonora originale. Ulteriore plus di questa esclusiva ripubblicazione è la presenza della replica fedele (70x100) della locandina originale del concerto di Parigi. Concerti sarà disponibile da venerdì 2 ottobre online su BTF, Amazon, IBS, Mondadori e nei migliori negozi di dischi.
Pubblicato originariamente nel 1985, questo doppio lp contiene 21 brani registrati dal vivo nel corso di una straordinaria tournée cominciata all'estero al Théâtre de la Ville di Parigi e conclusa in Italia tra i "tutto esaurito" del Teatro Alle Vigne di Lodi ed il Teatro Morlacchi di Perugia. Le canzoni di questo doppio 33 giri ripercorrono la già vasta carriera cantautorale di Conte: "Via con me", "Sotto le stelle del Jazz", "Bartali", "Genova Per Noi", "Un gelato al limon" e "Azzurro" (scritta per Celentano a fine anni '60), sono solo alcune delle tracce portate in scena dall'artista piemontese accompagnato da una band d'eccellenza composta da alcuni dei più grandi musicisti e compositori italiani: Antonio Marangolo (sassofono), Ellade Bandini (batteria), Ares Tavolazzi (contrabbasso), Mimmo Turone (tastiere) e Jimmy Villotti (chitarra). Concerti è una preziosa testimonianza del singolare talento di Paolo Conte, in grado di raggiungere, già negli anni Ottanta, un consolidato successo internazionale accompagnato da articoli e recensioni entusiastiche sulle sue esibizioni estere.