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Parigi 2024/7 - La regola del 27 (and counting...)

Per fortuna ci hanno pensato Stefano Oppo e Gabriel Soares sul loro doppio pesi leggeri di canottaggio. Medaglia d'argento battendo la Grecia al photofinish in una giornata altrimenti avara di soddisfazioni ma di grande semina. Sono 27 giorni olimpici che l’Italia sale su almeno un podio: da Rio de Janeiro (le ultime 4 di gara) a Parigi (le prime 7) passando per l’en plein di Tokyo (16 su 16). Non fa classifica, ma racconta qualcosa del momento straordinario che lo sport italiano attraversa in questa fase storica e dà anche la misura di come questa spedizione a cinque cerchi sotto la Tour Eiffel sia per ora solo apparentemente un arretramento rispetto all’estate indimenticabile del 2021.

Qualche delusione c’è stata, oggi. La solita medaglia di legno, specialità in cui siamo leader assoluti al mondo (tuffi dal trampolino 3 metri sincronizzato uomini) e un flop inspiegabile per come maturato come quello della spada maschile, fatta fuori dalla Repubblica Ceca che di fatto ha accumulato metà delle stoccate vincenti con il solo Kruger: lui contro tutti.

Guai a fermarsi all’apparenza, però, perché dentro il venerdì olimpico italiano c’è molta sostanza e qualche spruzzata di storia. Sara Errani e Jasmine Paolini, ad esempio, si sono prese la finale del doppio femminile che giocheranno contro le russe (senza bandiera) Andreeva-Shneider con la certezza di una medaglia che al tennis italiano manca da un secolo esatto: Parigi 1924, bronzo di tale Roberto De Morpurgo. Le due ragazze, però, potrebbero essere anticipate da Lorenzo Musetti che non è riuscito a vincere Djokovic ma si gioca domani il bronzo con il canadese Auger Aliassime e, insomma, qualche pretesa di podio la può a buona ragione avanzare.

Anche nell’atletica, che sta muovendo i primi passi, abbiamo seminato. Nadia Battocletti è entrata nella finale dei 5000 metri da veterana pur essendo giovanissima. Da medaglia? Chissà. Alessandro Fabbri, invece, ci ha fatto venire l’infarto nel getto del peso prendendosi il pass per la corsa alle medaglie solo all’ultimo istante ma per farsi perdonare lo ha fatto con la miglior misura e quindi cosa vuoi dirgli?

Stiamo per entrare nella seconda settimana parigina, quella che farà la differenza tra una buona Olimpiade (lo è già) e un’Olimpiade straordinaria. Pensiero della buona notte: dimentichiamo Tokyo, non carichiamoci sulle spalle il peso di dover ripetere l’irripetibile. Abbiamo tante frecce nel nostro arco, magari diverse rispetto a quelle del 2021 ma non necessariamente meno preziose. Bisogna gustarsi tutto fino in fondo e poi fare i conti, ma solo alla fine.

PARIGI 2024 - DIARIO OLIMPICO (GIORNO 1)

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