Collezioni
March 02 2023
La nuova collezione Dior è ancora una volta l’occasione per Maria Grazia Chiuri, direttore creativo della collezione, per sostenere un manifesto femminista e sottolineare la figura indipendente, ribelle, forte e fragile allo stesso tempo delle donne di oggi. Non a caso, Catherine Dior, Edith Piaf e Juliette Greco sono le muse ispiratrici di questa stagione, donne dalla forte personalità, in grado di contraddire gli stereotipi femminili dell’immediato dopoguerra.
In linea con la tendenza del momento Maria Grazia Chiuri esplora ed elabora gli archivi della Maison traendo ispirazione in particolare da quel periodo storico, la fine degli anni Quaranta, che hanno reso famoso Monsieur Dior grazie al suo stile innovativo e iper femminile. La collezione, ripulita da orpelli e decori, è una vera celebrazione di quel New Look rivoluzionario tanto odiato da Coco Chanel ma che ancora oggi rappresenta una pietra miliare della storia del costume.
La silhouette «a clessidra» scandisce il ritmo della collezione attraverso piccole giacche avvitate dalla manica a sbuffo o tre quarti abbinate ad ampie gonne a ruota o più lineari gonne longuette, gli abiti sono apparentemente semplici ma nascondono una costruzione sartoriale fatta di piccoli dettagli.
La camicia, simbolo per eccellenza di potere ed eleganza, è sempre attillata al corpo e sceglie maniche corte a sbuffo mentre i cappotti sono ampi e avvolgenti, spesso interpretati con tessuti ispirati alla sartorialità maschile. L’essenzialismo del bianco e nero si alterna a tessuti pied-de-poule, tartan, righe «mariniére» e tessuti effetto degradée, mentre le stampe floreali tanto care a Monsieur Dior sono digitalizzate su rasi consistenti, attualizzati dalla mischia di una fibra metallica, che ricordano i preziosi tessuti couture. Gli accessori alternano una reinterpretazione moderna della classica Mary Jane a combat boot, simbolo ormai distintivo dello stile di Maria Grazia Chiuri.
La sfilata è andata in scena all’interno di uno spazio emozionale intriso di arte e spettacolarità. Dentro uno spazio effimero costruito per l’occasione nei giardini de Le Tuileries, l’allestimento commissionato all’artista portoghese Joana Vasconcelos accoglieva gli ospiti in un ambiente magico e surreale, quasi un paese delle meraviglie contraddistinto da forme plastiche e tripudio cromatico.