March 28 2013
Pasqua mette le ali
Luca Gardini
Dopo le uova di cioccolato l’altro grande classico di questo periodo è la colomba. Per chi decidesse di non rinunciare alla qualità al momento del dolce, oggi c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Se i grandi produttori non cedono di un passo rispetto alla qualità, negli ultimi anni si è fatto strada un agguerrito gruppo di pasticceri, in grado di far spiccare ‘il volo’ alle proprie colombe.
Destinazione? Il gusto. Per non cadere proprio sull’abbinamento il consiglio è quello di seguire una serie di semplici ma collaudate regole. Un trucco? Occhio agli ingredienti! Non scendendo eccessivamente nella tecnica, senza per questo allontanarci dalla comprensione di questo dolce, diremo che l’impasto essenzialmente non si discosta, almeno nelle interpretazioni più classiche, dall’iter che porta al panettone.
Largo allora alle classiche bollicine che già avevano riempito i bicchieri natalizi. Il nazionalismo farebbe pensare al Moscato d’Asti Doc e Docg; la qualità e la piacevolezza pure. Se non bastasse aggiungiamo la semplice, ma efficace, regola del dolce con il dolce. Per tutti quelli che già la seguono con soddisfazione, ecco un po’ di abbinamenti con relative motivazioni.
Per i puristi il binomio più appagante è quello che affianca la colomba classica della pasticceria Salvetti al succoso Moscato d’Asti Doc Biancospino 2012 dell’azienda La Spinetta. Per i più golosi è imperdibile la Colomba Delizia di Gino Fabbri (miglior pasticcere italiano 2009 per l’Accademia maestri pasticceri italiani), arricchita con pasta di mandorle e albicocche semicandite, abbinata con il Moscato Docg Lumine 2011 dell’azienda Ca’ d’Gal. Infine per chi volesse arrossire di gusto, ecco il Sangue di Giuda Doc frizzante 2011 dell’azienda Francesco Quaquarini. Un vino dell’Oltrepò Pavese che, grazie ai suoi toni morbidi e fruttati, potrà fare da ‘spalla’ per la colomba all’amarena e cannella prodotta da Loison.
Visti i tempi una rondine forse non farà più primavera, ma grazie a queste colombe e a questi vini, sarà sicuramente una grande Pasqua.
I MIEI CONSIGLI
La Spinetta Moscato d’Asti Doc Biancospino 2012
Un grande classico del Moscato d’Asti dal colore giallo paglierino con riflessi verdi. Naso intenso, abbastanza complesso, con note di fiori bianchi, pesca e menta. La bocca è la sua grande dote, come dimostra la bevibilità rigogliosa e appagante, sostenuta da un perlage fine. Di grande soddisfazione il binomio con l’equilibratissima colomba classica della pasticceria Salvetti.
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Ca’ d’Gal Moscato d’Asti Docg Lumine 2011
Non stupisca l’annata perché i vini di quest’azienda non perdono le proprie caratteristiche di freschezza con l’invecchiamento in bottiglia. Un naso ricco di note di sambuco e agrumi fa da preambolo ad un sorso di carattere, succoso, con un finale acido-sapido e una bollicina che invoglia al brindisi. Bellissimo il binomio tra le note fresche del Moscato e l’albicocca semicandita della Delizia di Gino Fabbri.
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Sangue di Giuda Doc frizzante Francesco Quaquarini 2011
Frutto di un blend di uve Croatina, Barbera e Ughetta di Canneto questo vino ha un colore rosso brillante. Il profumo è vinoso, con ricordi di frutta fresca e in confettura (ciliegia, amarena, mirtillo e prugna). La bocca, appena velata dalla bollicina, è caratterizzata da sensazioni che ricordano nitidamente la ciliegia, il lampone e la fragolina di bosco.
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Forneria Pasticceria Salvetti
Malonno (BS)
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Pasticceria La Caramella
Bologna
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Loison
Costabissara (VI),
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