Economia
November 04 2013
A riposo a 50 anni conservando l'85% della retribuzione. E' la possibilità che potrebbe essere riservata ai militari italiani, secondo quanto rivelato il 3 novembre scorso dal Corriere della Sera. Merito (o colpa che dir si voglia) di un provvedimento contenuto nei decreti attuativi della legge n. 244 del 2012 ideata da Giampaolo Di Paola, ex-ministro della difesa nel governo Monti, che ha messo in cantiere la riforma delle Forze Armate. Per ridurre di 35mila unità l'organico militare in tutto il paese, Di Paola ha previsto la possibilità di effettuare parecchi prepensionamenti ma anche di ricorrere all'esenzione dal servizio, che consentirà a molti italiani che indossano la divisa di congedarsi dal lavoro con dieci anni di anticipo, rispetto a quanto prevede la legge (cioè a 50 anni invece che a 60) e conservando pure buona parte della retribuzione.
LA RIFORMA DELLE PENSIONI DI ELSA FORNERO
Si tratta di un progetto che sta facendo molto discutere e che si aggiunge a una lunga serie di eccezioni di cui beneficiano nel nostro paese parecchie classi di lavoratori. Mentre la legge Fornero ha imposto a milioni di italiani di mettersi a riposo non prima dei 66 anni, ci sono infatti alcune categorie professionali che ricevono tuttora un trattamento di favore. Ecco nel dettaglio, chi può mettersi a riposo prima degli altri.
MILITARI
Per chi porta la divisa, il diritto alla pensione di vecchiaia (che matura in base all'età), scatta non appena viene varcata la soglia dei 60 anni. Può congedarsi dal lavoro anche chi ha 40 anni di carriera alle spalle (indipendentemente dall'età) oppure chi ha 35 anni di contributi e 57 anni all'anagrafe.
POLIZIOTTI
I dipendenti della polizia di stato hanno possono incassare la pensione di vecchiaia al raggiungimento di 3 determinate soglie di età:
65 anni per i dirigenti generali.
63 anni per i dirigenti superiori
60 anni per le qualifiche inferiori
Per le forze dell'ordine esiste anche la pensione di anzianità che viene maturata nei casi seguenti:
A 57 anni e 3 mesi di età e con almeno 35 anni di contributi
Con 40 anni e 3 mesi di contributi indipendentemente dall'età
A 53 anni e 3 mesi di età se vi è massima anzianità contributiva prevista dal particolare ordinamento di appartenenza
Ci sono poi alcune classi di lavoratori che, pur avendo subito un aumento dell'età pensionabile con la riforma Fornero, oggi mantengono comunque dei requisiti di pensionamento meno severi rispetto alle altre categorie. Ecco, di seguito, una panoramica su chi gode di una legislazione speciale in materia di previdenza.
ATTORI
Per gli attori professionisti, oggi è possibile congedarsi dal lavoro (con i requisiti di vecchiaia) a 63 anni per gli uomini e a 58 anni per le donne. Dal 2014, l'età sale a 64 anni per i maschi mentre per le attrici è previsto un innalzamento fino alla soglia dei 64 anni in maniera graduale, entro il 2022.
CANTANTI
Nel 2014 salirà di 12 mesi, da 60 a 61 anni, l'età minima di pensionamento dei cantanti uomini (sia lirici che di musica leggera) mentre per le donne ci sarà un innalzamento da 57 a 61 anni entro il 2022.
BALLERINI
Sempre nel 2014, crescerà di 12 mesi, da 45 a 46 anni, anche la soglia minima di età per il pensionamento dei ballerini.
SPORTIVI
Aumenti delle soglie anagrafiche sono previsti pure per gli sportivi professionisti. Da gennaio prossimo, gli uomini potranno congedarsi dal lavoro a 53 anni (contro i 52 degli anni scorsi) mentre le donne avranno un innalzamento da 47 a 53 anni entro il 2022.
MARITTIMI
Nel 2014, aumenterà a 56 anni (da 55) la soglia per il pensionamento del personale di marittimo addetto alla sala macchine delle navi e per i radiotelegrafisti (purché vi siano almeno 20 anni di navigazione effettiva). Dal 2015, vi sarà un ulteriore innalzamento a 57 anni e nel 2018 l'età pensionabile si attesterà sui 58 anni.
PERSONALE VIAGGIANTE
Gli addetti ai servizi di trasporto pubblico possono ritirarsi dal lavoro 5 anni prima delle altre categorie di lavoratori. Per gli uomini, fino al 2021, la soglia di uscita è a 61 anni. Per le donne, invece, è previsto un innalzamento immediato da 55 a 57 anni e un graduale allineamento alle soglie dei colleghi maschi entro il 2018.
POLIGRAFICI
Dal prossimo mese di gennaio, salirà da 32 a 35 anni l'anzianità di carriera minima che consente di mettersi ai riposo ai lavoratori poligrafici che sono alle dipendenze di aziende in stato di crisi