Economia
March 31 2015
Se ne parla da anni e adesso, finalmente, dovrebbe trasformarsi in realtà. Stiamo parlando della Busta Arancione, un nuovo documento dell'Inps che consentirà a milioni di lavoratori italiani di stimare in anticipo la pensione che riceveranno durante la vecchiaia, cioè fra 20, 30 o addirittura 40 anni. Secondo quanto dichiarato in un convegno dal suo presidente Tito Boeri, l'istituto nazionale di previdenza sta lavorando intensamente per far partire da maggio le nuove simulazioni previdenziali, con un servizio che si chiamerà probabilmente “la Tua Pensione” (già attivo da mesi ma circoscritto per adesso a poche migliaia di persone, con una sperimentazione partita nel 2014).
Busta arancione: perché in Italia non arriverà a tutti
La Busta Arancione prende il nome da un analogo documento inviato ogni anno ai contribuenti svedesi, che viene recapitato per posta in un caratteristico involucro di color arancio. Rispetto al prospetto creato in Scandinavia, però, quello che verrà diffuso in Italia presenta una differenza rilevante. Non arriverà nella buca delle lettere ma sarà un documento consultabile su internet, nel sito dell'Inps, per chi è registrato ai servizi online dell'istituto ed è dotato di un codice di accesso (pin).
Pensioni, cosa cambia dal 2016
Ma come farà l'Inps e calcolare così in anticipo le pensioni che matureranno fra tanti anni? A questo proposito, va ricordato che la Busta Arancione all'italiana conterrà delle semplici stime che si basano su alcune ipotesi di fondo, riguardo alla crescita del salario del lavoratore, sulla dinamica dell'inflazione o sull'andamento del pil italiano: tutte variabili capaci di influenzare l'importo del futuro assegno previdenziale. Pur trattandosi di simulazioni indicative che vanno prese con il beneficio d'inventario, i dati contenuti della Busta Arancione potranno essere utilizzati come bussola per orientarsi. Chi ha iniziato a lavorare tardi e ha versato pochi contributi, per esempio, oggi rischia di ritrovarsi a fine carriera con una pensione molto bassa. Di conseguenza, leggendo le simulazioni dell'Inps, un lavoratore potrà capire per tempo cosa lo aspetta in vecchiaia e sarà spinto a costruirsi a una pensione di scorta o a mettere da parte un gruzzoletto, per non dover tirare troppo la cinghia durante la terza età.