Economia
July 09 2018
“Presenteremo presto un disegno di legge”. E’ l’impegno preso dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che vuole tagliare così le pensioni d’oro, cioè gli assegni Inps superiori a un determinato importo, soprattutto quelle che non sono proporzionate ai contributi versati.
Ma quali assegni verranno tagliati davvero e quanti soldi può rastrellare lo Stato italiano con questa misura? Tutto dipende da dove verrà fissata l’asticella dei tagli: prima si parlava di decurtare gli assegni superiori ai 5mila euro netti. Poi, visto che le pensioni di questo importo non sono moltissime, per raccogliere un po’ più di soldi si è fatta strada l’ipotesi di agire sulle rendite superiori ai 4mila euro netti.
Qualunque sia il livello scelto, però, c’è una realtà incontestabile con cui il ministro Di Maio deve fare i conti: le pensioni d’oro in Italia sono pochissime, come hanno messo più volte in evidenza i dati dell’Inps e diversi analisti, r che hanno rielaborato le statistiche dello stesso istituto nazionale della previdenza.
Secondo l’ultimo report annuale della società di ricerca Itinerari Previdenziali, per esempio, i pensionati italiani che guadagnano più di 5mila euro lordi al mese sono all'incirca 199mila (su un totale di 16 milioni) e costano allo stato italiano oltre 17 miliardi di euro all’anno.
C’è però un dettaglio importante da non dimenticare: un assegno di 5mila euro lordi corrisponde in realtà a poco più di 3mila euro al mese, al netto delle tasse. Dunque, tenendo conto del peso del fisco, la platea di veri pensionati d’oro si restringe: quelli che hanno un reddito netto superiore a 5mila euro mensili sono infatti appena una decina di migliaia e costano allo stato 1,8 miliardi di euro annui.
Ristretta è anche la platea dei pensionati d’oro che non sono a carico dell’Inps ma pesano comunque sulle casse dello Stato. Sono gli ex deputati e senatori, i giudici e dei dipendenti della Corte Costituzionale, il personale della Camera e del Senato e della Regione Sicilia.
Si tratta di un esercito di 29mila persone che costano alle casse pubbliche circa 1,3 miliardi di euro all’anno. Tirando le somme, si può dire che i pensionati d’oro italiani sono in realtà alcune decine di migliaia di persone che costano poco più di 2miliardi all'anno. Per questo, non bisogna farsi illusioni sui risparmi che si possono ottenere tagliando le loro rendite, giusto o sbagliato che sia.