Economia
March 30 2016
All'inizio del 2016 risultavano in essere 18,1 milioni di pensioni con ''una forte concentrazione nelle classi basse'' di importo. Lo rileva l'Inps nelle statistiche in breve dell'Osservatorio delle pensioni che non considera però i trattamenti pubblici ed ex Enpals spiegando che il 63,4% degli assegni (11,5 mln) è inferiore a 750 euro. Per le donne gli assegni inferiori a 750 euro sono oltre i tre quarti del totale (il 77,1%). È solo una misura indicativa della povertà dato che molti pensionati hanno più di una prestazione e/o altri redditi.
Quanto ci costano
L'Inps sottolinea che nel complesso per le pensioni vigenti al primo gennaio 2016 (escluse quelle pubbliche ed ex Enpals) si spendono 196,8 miliardi (176,7 dei quali sostenuti dalle gestioni previdenziali). Su 18.136.850 trattamenti esistenti a inizio 2016 14.299.048 erano di natura previdenziale, ''cioè prestazioni che hanno avuto origine dal pagamento di contributi (vecchiaia, invalidità a e superstiti) durante l'attività lavorativa del pensionato; le rimanenti,- spiega l'Istituto - sono costituite dalle prestazioni erogate dalla gestione degli invalidi civili (comprensive delle indennità di accompagno) e da quella delle pensioni e assegni sociali, sono di natura assistenziale, cioè prestazioni erogate per sostenere una situazione di invalidità congiunta o meno a situazione di reddito basso''.
Uomini e donne
Il 45% delle pensioni di cui è titolare un uomo sono inferiori a 750 euro mentre è sotto questa cifra il 77,1% degli assegni la cui titolare è una donna. Se si guarda all'importo per le pensioni erogate a residenti in Italia (sempre escluse quelle pubbliche ed ex Enpals) pari a 192,6 miliardi l'Inps sottolinea che si tratta dell'11,6% del Pil con un calo rispetto all'11,7% dell'anno precedente.
Gli invalidi civili
Le pensioni agli invalidi civili a inizio 2016 erano 2.980.799, erogate per il 44% nel Sud. Lo rileva l'Inps secondo cui al Nord è erogato il 34,7% delle prestazioni agli invalidi civili (37,2 ogni 1.000 residenti), al Centro il 20,6% delle prestazioni (50,8 ogni 1.000 residenti) e al Sud il 44,8% (64,1 ogni 1.000 residenti). Se si guarda nel complesso alle pensioni assistenziali (compresi quindi gli assegni sociali) a fronte di 63 prestazioni ogni 1.000 residenti in Italia, in Trentino sono 26 ogni 1.000, in Emilia Romagna 45 ogni 1.000 e in Calabria 97 ogni 1.000 residenti.
L'Italia settentrionale - spiega l'Inps - usufruisce del maggior numero di prestazioni pensionistiche complessive in pagamento all'inizio dell'anno: il 48,1% delle pensioni totali viene percepito da soggetti residenti al Nord, il 19,2% viene erogato al Centro, mentre il 30,5% in Italia meridionale e isole; il restante 2,3% (416.369 pensioni) viene erogato a soggetti residenti all'estero.