Per costruirti un lavoro che ami segui il metodo PATRA
Il livello di disoccupazione in Europa è grave. Un’intera generazione è in costante ricerca di un lavoro che non c’è. E, quando lo trova, scopre spesso che è precario, sottopagato e senza opportunità di crescita.
Si spera nella ripresa, ma da anni la si attende invano. Che fare, se non si ha lavoro o se questo non è coerente con i propri desideri ed aspirazioni?
Vi racconto l’esperienza che ho vissuto nel 2003, quando ho cercato di capire quale sarebbe stata la mia occupazione nei successivi 10 anni, ed ho seguito un metodo che ho ribattezzato PATRA.
Ho scritto su un foglio le mie PAssioni, una per riga. Sulle colonne ho riportato i TRend sociali ed economici che avrebbero interessato gli anni 2003-2013, desunti da uno studio universitario tratto dal web.
Nell’intersezione di passioni e trend, ho provato a individuare un possibile lavoro.
Unendo passioni (studiare, insegnare, viaggiare, arte, creatività) e trend che conoscevo meglio (azienda digitale, social network, crollo di mercati esistenti e nascita di nuovi modelli di business, start-up basate su tecnologie disruptive, Chief Innovation Officer), mi vennero in mente 5 attività.
Per selezionare quella su cui puntare, feci la lista degli Assett: le risorse necessarie per mettere in piedi quei business, e verificai quelle di cui disponevo e quelle che mi mancavano. Per tre lavori potenziali occorrevano molti soldi, dunque li scartai. Ne rimasero due. Per entrambi c’era bisogno di competenze specialistiche non disponibili in Italia e di persone che mi affiancassero, investendo il loro tempo per studiare.
Su uno dei due business trovai persone disposte a seguirmi: Sergio Garajo, Giovanni Ruggiero e Barbara Tonon erano pronti subito, Nicola Papaleo e Ivan Ortenzi si dichiararono disposti ad entrare poco dopo.
Mi decisi, e fondai Ars et Inventio: una società che aiutasse i manager ad innovare. Andò bene: da allora abbiamo aiutato numerose aziende a ripensarsi in chiave digital e ad utilizzare le nuove tecnologie per lanciare nuovi prodotti e modelli di business, ed abbiamo strutturato il loro Chief Innovation Officer.
Tutto ciò mi ha permesso di coltivare le passioni che avevo selezionato con il PATRA, perché quelle passioni rispondevano a Trend reali e quindi ai bisogni dei clienti a cui mi rivolgevo.
Ho potuto svolgere il lavoro che desideravo, perché ero pronto ad impegnarmi per costruire gli assett che mi mancavano, studiando per un anno. La disponibilità al “sacrificio” nel breve è necessaria per creare qualcosa nel medio periodo.
All’inizio è stata dura. Un ex-collega, sapendo che nei primi 12 mesi non avevamo guadagnato nulla, incontrandoci al semaforo, ci chiese con scherno se fosse quello il nostro nuovo ufficio. Oggi quel collega è senza lavoro, e si lamenta della crisi, mentre noi facciamo ciò che amiamo.
E’ inutile dar la colpa alla crisi, se non c’è lavoro. Dar la colpa agli altri non migliora la nostra vita.
Ripartiamo da PAssioni, TRend futuri e Assett di cui disponiamo o possiamo dotarci, necessari per il lavoro che desideriamo. Il miglior modo per svolgere un lavoro che amiamo, è averlo disegnato noi stessi!
Un consiglio finale: seguite le vostre Passioni, e non quelle di amici o parenti che vi dicono cosa fare. Il lavoro non vi peserà mai, perché farete ciò che amate. La vera carriera consiste nel realizzare i propri sogni, non nell’inseguire quelli altrui.
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