Lifestyle
September 12 2016
La scrittura è essenziale e cruda fin nei dettagli. Esattamente come i paesaggi in cui le sue storie sono ambientate e i personaggi che le animano. Personalità estremamente diverse tra loro che vivono la quotidianità di giornate che si dipanano in un non tempo che fa di queste vicende esempi di una provincia americana lontana da tutto e da tutti ma intimamente dentro ognuno di noi. E in questi nove racconti di In un palmo d’acqua c’è tutta la grandezza di Percival Everett.
Veterinari alle prese con improbabili mercanti di bestiame, vedove che esorcizzano la solitudine e l’incedere dell’età con cavalcate in vallate deserte, teenager difficili che si scontrano con famiglie spezzate, o con quel che rimane di esse. Storie dure, conflitti aspri che nascono da una terra arida come questo altopiano che si apre alle pendici delle Montagne Rocciose e che mette alla prova corpi e menti dei protagonisti.
Il Wyoming non è un paese per signorine: è una terra che non fa sconti. Basta allontanarsi dall’abitato per imbattersi in serpenti a sonagli oppure in feroci puma affamati.
Ma la provincia americana ha orizzonti ampi che danno respiro alla narrazione del West quotidiano di Everett. Un west contemporaneo, depurato dalla retorica dei luoghi comuni e dalle luci dei riflettori di Hollywood. Un mondo difficile direbbe Tonino Carotone. E pure di tratti di felicità se ne vedono pochi, ma l’intensità dei sentimenti che questa terra dura genera alimenta il mito della frontiera americana, dei suoi valori e anche di tutte le sue contraddizioni.
Percival Everett
In un palmo d’acqua
Nutrimenti
190 pagine, 17 euro