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March 14 2025
3,14 è il numero che ha perseguitato milioni di studenti in tutto il mondo. È il famoso Pi greco, tanto importante da meritarsi anche un giorno dell’anno per poter essere celebrato.
E quale data migliore, se non il 14 marzo (14/3 in richiamo ai suoi numeri), per poter festeggiare e ricordare un dato che, forse in pochi sanno, serve a calcolare la lunghezza di una circonferenza e l’area di un cerchio.
Il primo Pi greco day si è svolto nel 1988 all’Exploratorium di San Francisco, dove ogni anno si festeggia mangiando torte agghindate con il simbolo π, e con i partecipanti che si divertono giocando sul doppio senso della parola “pie”, che in inglese significa “torta”.
La storia di questo strano simbolo ha origini antichissime. Infatti il nome Pi greco deriva dal termine greco “περιφέρεια”, che significa “circonferenza”. Ecco, ora tutto torna. Il cerchio è chiuso.
Da molti ritenuto un valore affascinante, il famoso “Tre Pi greco mezzi” è considerato un numero irrazionale e trascendente, poiché formato da una serie infinita di cifre decimali caratterizzate da imprevedibilità e da mancanza di ripetitività.
Il Pi Greco è stato, nel corso deli anni, anche oggetto di numerosi Guinnes Word Record, fra i quali l’ultimo nel 2022, quando Emma Haruka Iwao, developer advocate di Google, è riuscita a calcolare il Pi greco fino a 100 trilioni di cifre.
Il famoso 3,14 è stato anche fonte d’ispirazione per il cinema. Infatti, nel 1988, uscì nella sale cinematografiche il film “π - Il teorema del delirio” nel quale si parla della vita di Max Cohen, un matematico con l’ossessione per il mercato azionario, convinto che il Pi Greco potesse rappresentare un valido strumento in grado di prevedere le future fluttuazioni.
Che sia amato oppure odiato, di certo il Pi greco ha fatto o fa parte della cultura scolastica di tutti, dai più giovani ai meno giovani.