Politica
July 14 2023
Lo chiamano «obiettivo ambizioso», ma insistono a dire che sarebbe il migliore possibile, il più giusto e il più buono. Il risultato che ci consentirebbe di salvare il pianeta limitando potentemente l’inquinamento nelle grandi città. In che cosa consista tale obiettivo è presto detto: riduzione delle emissioni di almeno il 50%, da ottenersi ovviamente limitando o addirittura cancellando i consumi. Qualche piccolo esempio, giusto per gradire. Per ottenere il risultato ottimale si dovrebbe arrivare, entro il 2030, a eliminare completamente il consumo di carne e di latte e l’utilizzo dei veicoli privati. E ogni cittadino dovrebbe comprare al massimo tre nuovi capi di abbigliamento all’anno.
L’aspetto inquietante della faccenda è che a proporre la realizzazione di questo scenario da Unione sovietica (nel periodo più buio, per altro) non sono stati gli attivisti di Ultima generazione o qualche altro svalvolato gruppo di militanti green. No, è stato il C40 ovvero «una rete globale di quasi 100 sindaci delle principali città del mondo che sono uniti nell’azione per affrontare la crisi climatica». Di questa rete fanno parte, ormai da diversi anni (primi Duemila) anche i primi cittadini di Milano e di Roma, Beppe Sala e Roberto Gualtieri.
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