Economia
May 02 2022
«Io intendo di raccontare cento novelle, nelle quali fortunosi avvenimenti si vedranno così ne' moderni tempi avvenuti come negli antichi». Giovanni Boccaccio descriveva così, nel 1353, l’intento del suo Decameron.
La peste di allora impose una quarantena che portò un gruppo di giovani a chiudersi in alcune stanze, per raccontare storie e trascorrere quel tempo così difficile. È a questa idea, di un’opportunità che nasce da una crisi, che si è ispirato il portale B(u)y Design, una piattaforma virtuale che permette al design toscano di arrivare, grazie ad un primo step virtuale, in tutto il mondo, consentendo poi così scambi e incontri in presenza fra artigiani 2.0 e designer dei maggiori studi di architettura del mondo arabo, di quello asiatico, delle Americhe, dell’Africa e dell’Europa.
La pandemia del nostro tempo, in un parallelismo fra epoche, ha costretto la creatività in ‘stanze’ virtuali, ma aperte grazie alla rete. «Il rapporto con il Decameron del Boccaccio è molto stretto» racconta Irene Burroni, direttrice del Centro Sperimentale del Mobile «perchè l’idea di B(u)y Design nasce all’inizio della pandemia, quindi da un’esigenza chiara, che è la stessa che è alle radici dell’opera del Boccaccio: l’esigenza di ritrovarsi, in un periodo di peste allora, oggi per noi di Covid, in un contesto in cui poter parlare di bellezza, di innovazione, di temi quindi che non avessero un’attinenza specifica con la pandemia. Il concept iniziale di B(u)y Design è, quindi, lo stesso del Decameron».
La piattaforma interattiva di promozione integrata per l’internazionalizzazione del sistema arredo-design toscano, è stata ideata per incontri sul territorio con operatori di alto livello selezionati in tutto il mondo.
«B(u)Y Design» spiega Piero Pii, presidente Centro Sperimentale del Mobile, fra gli ideatori del progetto «nasce per lanciare a medio-lungo termine il settore di produzione del mobile di alta qualità, in particolare per superare le barriere che si sono create nelle contingenze internazionali come la pandemia o, adesso, la crisi ucraina, e che pesano sulle piccole e medie aziende di cui la Toscana è costellata».
Sono oltre 100 le aziende del settore arredamento, illuminazione, accessori, outdoor residenziale, di ospitalità e di aree commerciali, coinvolte nella possibilità di incontri virtuali 'B2B' dentro al portale. Trenta, invec,e sono state scelte per la 'vetrina', un insieme di immagini che scorrono raccontando i propri prodotti, rappresentative dell’eccellenza toscana, in 10 stanze, tante quante sono le province toscane, in un parallelo con le novelle del Decameron. Ogni stanza rappresenta una provincia, rappresentata da una parola chiave che descrive il legame con il territorio.Firenze è innovazione, Siena il patrimonio, Grosseto la natura, Livorno le storie, Arezzo la socialità, Pisa la ritualità, Lucca la lentezza, Pistoia l’equilibrio, Massa il lavoro e Prato il paesaggio. Una descrizione non solo del prodotto d’eccellenza artigiano, ma di un vero e proprio percorso sensoriale che la Toscana evoca nel visitatore.
«L’elemento innovativo del progetto»continua Burroni «è, di fatto, la combinazione di più elementi. Abbiamo cercato di mettere insieme il lato più strategico della virtual experience, che racconta l’idea che sta dietro alla produzione, al manifatturiero, all’attività operativa delle imprese insieme ad un’azione commerciale, che poi è quella che permette alle nostre aziende di muoversi con una maggiore competitività sui livelli internazionali dei mercati».
Secondo i dati forniti da ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, il distretto toscano, nei primi 11 mesi del 2021, ha dato un contributo di rilievo al sistema Design italiano: la Toscana ha esportato più di 1 miliardo di euro di valore dei prodotti, in particolare relativamente all’intero sistema abitare-design. Un modello replicabile, quello di B(u)y Design, dal contesto nazionale? “Assolutamente sì - ha concluso Burroni - abbiamo i nostri contraltari di distretti in altre regioni, legati all’arredo, dal Veneto alle Marche. Stiamo dialogando con loro proprio per poterlo replicare”. Il progetto si svilupperà nei prossimi mesi, fino al maggio del 2023, in presenza. B(u)y Design accoglierà nelle aziende delle varie zone produttive della Toscana piccoli gruppi in visita, composti da operatori selezionati da tutto il mondo.