Lifestyle
August 11 2012
Da lucciole ad amorevoli mogli. Il passo e' breve. Anzi brevissimo, sempre piu' corto, stando ai dati di una ricerca condotta negli Stati Uniti, secondo la quale il numero di moderne "Pretty woman" sta crescendo di pari passo con quello degli uomini che, da frequentatori di escort, ne diventano mariti.
Lo studio e' stato effettuato da due sociologi americani, Christine Milrod e Ronald Weitzer, che hanno analizzato oltre 2.400 persone che avevano risposto ad inserzioni online su siti hard e piu' di un milione di uomini, abituali frequentatori di escort. Il risultato e' che nel 33% dei casi e' stato ammesso di aver sviluppato nei confronti delle "professioniste del sesso" anche sentimenti di amicizia e soprattutto amore. Tanto da spingere gli uomini alla fatidica domanda: "Mi vuoi sposare?".
Lo studio, pubblicato sulla rivista Men and Masculinities e' destinato a rivoluzionare tutti i luoghi comuni sulle prostitute. Se nel corso degli anni sono stati attribuiti loro diversi e sempre nuovi ruoli sociali, come quello di confidenti di uomini sempre piu' stressati dal lavoro o dalle responsabilita' professionali e private, ora si assiste ad una vera rivoluzione. Insomma, il passaggio dalle minigonne ai fornelli e' sempre piu' rapido.
"Negli ultimi anni - ha spiegato Christine Milrod, autrice dello studio ed esperta di tematiche della sfera sessuale - si e' verificata una graduale normalizzazione della prostituzione, con clienti che in maniera regolare frequentano sempre la stessa donna e confessano di aver mautrato verso la partner non solo il desiderio di un rapporto sessuale, ma la necessita' di un legame sentimentale".
Insomma, una vera rivincita per le "Pretty woman". Altro che lo scandalo che desto' il film interpretato da Julia Roberts e Richard Gere nel 1990. Non occorre infatti essere miliardari come il bel Gere per impalmare le novelle Roberts in calze a rete. Ma soprattutto lo studio sfata l'idea che il rapporto con chi fa il lavoro piu' antico del mondo sia motivato dalla volonta' di sfuggire a rapporti stabili.
Sara' forse anche per questo che in Germania hanno pensato bene di aumentare la professionalita' delle lucciole. A Berlino, dove la prostituzione e' legalizzata, e' attiva un'associazione per l'avviamento alla antica professione, finanziata, come sostiene Libero, con soldi statali e comunitari: 168mila euro del Ministero della Sanita' del Nord Reno Vestfalia, oltre a denaro del Fondo sociale europeo. Oltre ad occuparsi del recupero delle lucciole, il progetto KoopMoMa sembra infatti che funga da "sportello di collocamento per le reclute volontarie degli Eros Center". Del resto il mercato della prostituzione frutta diversi milioni di euro. Nella sola Germania, secondo una recente inchiesta televisivia, ci sarebbero 400 mila lucciole, molte delle quali provenienti dall'Est Europa, che avrebbero complessivamente 1 milione e 200 mila clienti, con un fatturato miliardario a due cifre.