(Cristian Castelnuovo)
Politica

Pichetto Fratin: "La nuova Commissione sterzi sulle follie della transizione energetica"

L'intervento a Matera con il direttore Maurizio Belpietro e il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica durante la prima tappa di «Panorama on the road».

Il problema dell’Europa è l’Europa, non sono i dazi, non è Trump ma la sua capacità di liberarsi dai pregiudizi dell’ideologia green, di essere autonoma sul fronte dell’energia e delle materie prime. E le risorse e le potenzialità ci sono. Automotive, energia, lavoro, agroindustria, la presidenza Trump negli Stati Uniti e la sua influenza sull’Italia. Grandi temi guardati dalla lente d’ingrandimento di una città del Sud quale Matera che «Panorama on the road», il format itinerante ideato dallo storico settimanale Panorama e fortemente voluto dal direttore, Maurizio Belpietro, ha voluto prendere a modello della capacità di rinascita. «Una Regione la Basilicata, poco conosciuta prima di Matera capitale della Cultura nel 2019 e che quest’anno ha registrato un aumento del turismo del 60%» come ha ricordato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, primo intervistato da Belpietro nell’evento presso l’Alvino Relais. E proprio per celebrare la capacità imprenditoriale del Mezzogiorno, nella prima tappa a Matera, Belpietro ha voluto ringraziare l’imprenditore Nicola Benedetto che «otto anni fa ha avuto il coraggio di partecipare all’iniziativa editoriale de La Verità da cui è nato un gruppo importante e nel quale Panorama è entrato sei anni fa. Era un’impresa difficile complicata in una situazione in cui nessuno avrebbe scommesso sull’editoria ma Nicola disse che il suo impegno non sarebbe stato di trovare un veicolo ma di partecipare a titolo personale». Il convegno ha visto gli interventi dei ministri del Made in Italy, Adolfo Urso, dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, dell’assessore alle politiche agricole della Basilicata Carmine Cicala, del presidente della Confindustria Basilicata, Francesco Somma, di Nicola Lanzetta (head of Italy Enel) e di Paolo Gencarelli, responsabile immobiliare Poste Italiane.

Ma la Basilicata non è solo turismo è anche industria e Stellantis ha un ruolo centrale. Lo stabilimento di Termoli, recentemente travolto dalla crisi del gruppo automotive vive ormai di cassa integrazione. Il ministro Urso intervistato da Belpietro, ha tracciato le problematiche dell’industria dell’auto in Europa e in Italia, strettamente connesse con le scadenze capestro del Green Deal. Urso ha prospettato il rischio che le istituzioni di Bruxelles come furono costrette a fare marcia indietro dalle mobilitazioni degli agricoltori potrebbero «essere costrette a un cambio di marcia degli operai che protestano sotto i palazzi». C’è quindi un tema Europa ovvero le sue politiche green scollegate dalla valutazione degli effetti e sbaglia chi parla di emergenza dazi dagli Usa. Urso è stato chiaro: «Il problema dell’Europa è l’Europa. Non possiamo decidere per gli elettori americani, non possiamo decidere per il governo cinese ma possiamo decidere per un’Europa che ha realizzato un green deal a misura di Cina. Non vorrei che l’industria net zero generasse zero industria invece che un’Europa competitiva».

Il ministro si è detto convinto che ci siano spazi per un confronto con Washington e che nessuno vuole creare una guerra commerciale. Peraltro «anche Biden - ricorda Urso - aveva messo in campo i dazi e con il Buy American aveva fatto da aspirapolvere dei grandi investimenti internazionali. La soluzione è reagire con una politica energetica e commerciale europea che investa nelle imprese e nel mercato interno come stanno facendo gli Usa». E questo vale a cominciare dall’auto. Urso ricorda di aver lanciato l’allarme dell’automotive al collasso in epoca non sospetta e di aver posto il problema a Bruxelles con insistenza». Quanto a Stellantis, «abbiamo varato incentivi per 1 miliardo ma non solo la produzione non è aumentata ma è stata tagliata». Urso ha sollecitato un «piano europeo di risorse per avere la garanzia che nel 2035 le batterie siano prodotte in Europa con materie critiche sotto il nostro controllo altrimenti ci consegniamo alla Cina».

Oltre all’automotive c’è il tema dell’industria siderurgica. Urso ha sottolineato la rinascita del polo siderurgico di Piombino e l’avvio delle procedure per l’assegnazione a nuovi soggetti di Taranto «oltre alla distribuzione dei ristori alle imprese dell’indotto che li aspettavano da dieci anni». L’industria si porta dietro un problema energia e la strada, dice Urso, non può che essere quella del nucleare di 3 generazione, degli small reactor. Sulla stessa linea il ministro Gilberto Pichetto Fratin che in collegamento da Baku, al termine del Cop29, ha rimarcato «l’assurdità delle scelte europee sulla transizione energetica» e si augura che nella nuova commissione prevalgano posizione più equilibrate.

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha confermato la straordinaria importanza che avrà il ruolo del vicepresidente della Commissione U, Raffaele Fitto per il settore agricolo. E a proposito di posizione ideologizzate e velleitarie, ha indicato l’intenzione della Danimarca di tassare la flatulenza dei bovini. Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha insistito invece sulla reciprocità delle regole sui prodotti dell’agroalimentare, severe per quelli italiani e lasche per quelle di alcuni beni importati.

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