La prima sfilata di Pierre-Louis Mascia a Pitti Uomo 106

Pitti Uomo 106 è stato il palcoscenico per la prima sfilata di Pierre-Louis Mascia dopo più di 15 anni di carriera, il quale ha messo in scena uno spettacolo ispirato al movimento artistico tedesco dei primi del Novecento Der Blake Reither che professava l’arte astratta, di cui ne faceva parte anche Vasilij Kandinskij.

Per la sua prima sfilata Mascia ha scelto il suggestivo Tepidarium Giacomo Roster di Firenze, dall’allure magica e romantica grazie ai giochi di luce che risaltavano grazie ai vetri della serra.

La collezione Le Cavalier Bleu ci ha raccontato di un viaggio interiore fatto di colori, forme e pensieri che ha dato vita a una collezione libera e romantica. I tipici pattern del brand, questa volta floreali e geometriche, giocavano tra loro esprimendo il concetto di libertà intellettuale mentre le emozioni sono state comunicate grazie alle forme e i materiali.

Gli abiti infondevano libertà e serenità con colori pastello e tonalità accese che si alternavano tra loro, mentre il gioco di sovrapposizioni tra diverse altezze e materiali è risultato raffinato ed elegante.

«Grazie al sostegno di Pitti, che ci ha accompagnato in questi anni di crescita a Pitti Immagine Uomo, abbiamo deciso di compiere un passo avanti: siamo un marchio adolescente che sta facendo il suo ingresso nell’età adulta. Questo palazzo di cristallo sotto il cielo fiorentino ci è sembrata la cornice ideale per la nostra sfilata e la sinergia con Achille Pinto ci permette di esprimere al meglio le peculiarità di questa collezione speciale, grazie al loro know-how.» ha affermato Pierre-Louis Mascia.

(Pierre-Louis Mascia)


(Pierre-Louis Mascia)


(Pierre-Louis Mascia)


(Pierre-Louis Mascia)



(Pierre-Louis Mascia)


(Pierre-Louis Mascia)


(Pierre-Louis Mascia)


(Pierre-Louis Mascia)


(Pierre-Louis Mascia)


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