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June 23 2016
Contrordine, cittadini. Nel giorno del referendum sulla Brexit, il MoVimento Cinque Stelle ha pubblicato sul blog di Beppe Grillo un decalogo rivolto ai simpatizzanti per inquadrare la questione della permanenza del Regno Unito in Europa. E non mancano le sorprese.
Dopo essersi alleati in Europa con il partito di Nick Farage, il leader inglese che più di tutti si è battuto per il Leave, e aver promesso - a più riprese - un referendum sull'uscita dall'euro, il nuovo corso pentastellato - all'indomani della vittoria alle elezioni amministrative - segna una svolta netta rispetto alle tradizionali parole d'ordine antieuropeiste di Beppe Grillo che fino a tempi recenti - prima che i suoi entrassero nell'Europarlamento- definiva l'Ue un club med per trombati.
Il Movimento 5 Stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla. Se non fossimo interessati all'Unione Europea non ci saremmo mai candidati; qui, invece, abbiamo eletto la seconda delegazione italiana. L'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'UE, ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano. L'unico modo per cambiare questa "Unione" è il costante impegno istituzionale, per questo il Movimento 5 Stelle si sta battendo per trasformare l'UE dall'interno.
É vero che l'Euro non è l'Ue, l'impegno solenne per trasformare l'UE dall'interno assunto ora dal vertice pentastellato appare come una capriola tattica. Forse per assecondare il nuovo corso moderato voluto da Davide Casaleggio e dal direttorio all'indomani della conquista di Roma e Torino.