Collezioni
June 16 2023
Tradizione e innovazione, in un mix stimolante, danno vita alla nuova collezione primavera/estate 2024 di Xacus, presentata a Fortezza da Basso durante Pitti 104. Una proposta trasversale, sfaccettata che si adatta alle diverse esigenze del mercato, con un occhio attento alla bellezza della natura e alla ricerca.
Ad attirare l’attenzione di pubblico e buyer, la proposta «Journey» che con i suoi abbinamenti materici promuove una nuova idea di sperimentazione. Una ricerca importante sulle tinture che parte da una base interamente biologica in ortica, una materia che mantiene le intrinseche proprietà del lino, accentuandole, su cui i pigmenti sono dati esclusivamente da elementi naturali, dà vita a una fibra naturale biodegradabile al 100% con proprietà termoregolatrici.
La capacità del tessuto di trattenere l’umidità dona così una sensazione di comfort senza pari, specialmente durante i mesi estivi. Ma non solo, l’utilizzo dell’ortica riduce il consumo di terrone, acqua e di energia, con conseguenti minor emissioni di CO2 nell’ambiente. Anche il processo di tintura utilizzato richiede pochissima acqua con un risparmio di 500 volte quello utilizzato con le normali tinture industriali.
Anche in questo caso, i pigmenti utilizzati nascono solo da prodotti naturali come il legno fossile, il cacao, il carbone, fino alle più ricercate come quelle a base di spirulina o di rosa dalla cui pianta si ricavano anche ottime marmellate.
Ma la proposta Xacus non finisce qui. A Pitti 104 sono infatti state svelate alcune proposte inedite per la nuova capsule denominata «Unfold» - svelare, rivelare, scoprire - dove i volumi, riletti nelle ampiezze e nella fluidità, ripartono dalla tradizione più pura e la riscrivono attraverso un ripensamento di grafiche, colori e stilemi.
La camicia si fa più morbida, da indossare con una spalla scesa, un giromanica più generoso cucito ad ago, così come il collo, mentre l’assenza di pinces sulla schiena donano al capo un allure essenziale. La riga diventa impattante il fondo si stonda, il colle/o si ridimensiona e senza le tradizionali stecche completa una visione di classico riscritta in chiave contemporanea.