Economia
December 17 2019
Con 166 voti a favore il Senato ha approvato la manovra economica 2020. Ora il testo, ormai blindato, attende il sì di Montecitorio, ma il documento non subirà ulteriori cambiamenti.
Si tratta di una manovra da oltre 31 miliardi di euro.
Sono state disinnescate tutte le clausole di salvaguardia e dunque almeno per il 2020 non ci sarà il temuto aumento dell'Iva e delle accise per un valore di 23 miliardi di euro. Si tratta, in realtà, di un problema solo rimandato di 12 mesi visto che il Governo per scongiurare aumenti nel 2021 e 2022 dovrà trovare circa 60 miliardi di euro.
Il prezzo del disinnesco, tra l'altro, è stato spalmato su una serie di nuove tasse piccole e grandi che entreranno in vigore a partire dal prossimo anno. Sul fronte delle pensioni confermata Quota 100 e il taglio del cuneo fiscale c'è stato, ma solo per i redditi più bassi.
Sul fronte delle micortasse - terreno di scontro tra Italia Viva e M5S - si è lavorato fino all'ultimo per andare incontro alle diverse richieste delle differenti anime dell'esecutivo anche seplastic tax, sugar tax, Robin tax e stretta sulle auto aziendali alla fine ci sono anche se verranno introdotte a scaglioni nel corso dei prossimi mesi. La vera stangata arriva dalla tassa sulla fortuna portata al 20% su vincite superiori a 500 euro
Ma ecco i principali punti della manovra economica:
A luglio entra in vigore la tanto chiacchierata tassa sulla plastica che scende a 45 centesimi al chilo e si applica ai prodotti in plastica monouso e torna a essere valida anche sui tetrapack. Esclusi i prodotti in plastica riciclata e quelli nei quali la percentuale di plastica presente è inferiore al 40%. la nuova tassa dovrebbe garantire un gettito di circa 140 milioni di euro nel 2020.
La tassa sulle bibite gassate e zuccherate è stata introdotta ma posticipata ad ottobre per dare il modo alle aziende di rimodulare le linee produttive e rivedere i costi. La tassa sarà di 10 centesimi al litro invece di 25 come doveva essere all'inzio e questo determina che il gettito previsto di 233 milioni di euro scenda a 58 milioni.
La tassa sulle concessionarie (che sia autostradali, portuali, ferroviarie o aereoportuali) sale del 3,5%. Si tratta dell'addizionale Ires e si applicherà sul triennio 2019-2021 (l'Ires in questo modo passa dal 24 al 27,5%).
La nuova tassa sulle auto aziendali entrerà in vigore - per i veicoli appena immatricolati - a luglio. Scendono ifringe benefit che si assestano al 25% per le auto meno inquinanti, mentre sale dal 40% fino al 60% nel 2021 per le auto più inquinanti, in base al livello di emissioni.
I soldi per il risparmio su plastic tax e sugar tax arriverà da un prelievo maggiore sui giochi e le lotterie. Ora lo Stato si prenderà il 20% su ogni vincita superiore a 500 euro e nelle casse dell'erario dovrebbero entrare 308 milioni
Previsto un investimento di 3 mld di euro per la riduzione del cuneo fiscale. Ne beneficeranno a partire da luglio i redditi inferiori ai 35 mila euro che dovrebbero avere un aumento netto in busta paga di 40 euro al mese.
Confermata l'allargamento a tutti i componenti di una famiglia ed ai loro veicoli del Decreto Bersani; in pratica si potrà applicare a ogni mezzo la classe di merito più vantaggiosa. Per il Governo le famiglie risparmieranno. Diversa l'opinione delle compagnie assicurative.
Confermata l'idea di aumentare le accise sulla benzina dal 2021.
Le spese sanitarie potranno tornare a essere detratte dalle tasse fino a un massimo del 19% senza vincoli di reddito.
Scongiurato l'aumento per il 2020 il Governo ha ora un anno per trovare 20,1 miliardi per il 2021, e 27,1 miliardi per il 2022. La nuova clausola di salvaguardia, infatti, prevede aumenti Iva per 18,9 miliardi nel 2021 e 25,4 miliardi nell’anno seguente, mentre le accise dovrebbe crescere di 1,2 miliardi nel 2021 e 1,6 miliardi nel 2022.