Lifestyle
February 14 2017
E' passato meno di un anno da quando Playboy America è uscito in edicola con il primo numero che rinunciava alle foto di nudo, tratto distintivo tipico della rivista per soli uomini per antonomasia.
La svolta avrebbe dovuto rappresentare una rivoluzione culturale e di costume, ma si è rivelato un flop e i vertici di Playboy hanno fatto marcia indietro e il prossimo mese uscirà una nuova copertina che celebra il nudo muliebre al suono del motto Naked is normal, il nudo è normale.
Su Instagram Cooper Hefner, figlio venticinquenne del fondatore del magazine, ha annunciato: "Il modo in cui ritraevamo il nudo era datato. Ma il nudo non è mai stato il problema. Eliminare totalmente il nudo dalle nostre copertine è stato, però, un errore"
La scelta di eliminare il nudo fatta dai vertici del magazine fondato nel 1953 lo scorso anno derivava dalla necessità di frenare il collasso di vendite, allargare il pubblico e poter utilizzare i social network per pubblicizzare la rivista.
L'account ufficiale di Playboy sia su Instagram sia su Facebook conta milioni di like in tutto il mondo, ma lì il nudo integrale è bandito e l'idea era quella di seguire l'entusiasmo social per la rivista e utilizzare la stessa politica per il cartaceo.
Forti del successo dell linea editoriale più "pudica" i responsabili di Playboy avevavo scelto di invertire la rotta come dichiarato nel corso di un'intervista sul New York Times.
A metà anni '70 Playboy, all'apice del suo successo in Nord America vendeva circa 5,6 milioni di copie al mese, oggi solo 800.000.
Il pubblico è cambiato e il nudo è a portata di clic. Non serve sfogliare una rivista per poter fruire di signorine ammiccanti e sensuali. Ecco che allora la rivista andava resa più moderna, adatta ad un pubblico maschile dai 13 anni in su e in grado di attirare sponsor ed investitori con pubblicità ricca.
Ora però è arrivato il passo indietro. Le vendite del 2016 non sono state, ancora una volta, all'altezza delle aspettative e Playboy cambia rotta per cercare di non far naufragare la creatura di Hugh Hefner. Nudo sì, ma più moderno. Cosa vorrà dire? L'appuntamento è per marzo in edicola alla scoperta della versione 3.0 di Playboy.