Politica
January 16 2024
«Lotta alla recrudescenza del neofascismo in Europa, anche alla luce del corteo svoltosi a Roma il 7 gennaio». È questo il titolo scritto nel programma odierno della plenaria del Parlamento Europeo che ha dedicato poco fa un'ora di discussione proprio ai famosi fatti di Acca Larenzia.
L'input, inutile dirlo, arriva proprio dai parlamentari italiani e c'era molta attesa per la reazione dell'assemblea. Nei giorni scorsi infatti diversi grandi esponenti di sinistra a Bruxelles si erano lasciati andare a dichiarazioni forti contro i fatti e contro il governo, come fosse responsabilità della Meloni. Tanta attesa, dunque. Ma è bastato collegarsi in diretta streaming per capire come stanno le cose: aula vuota, parlamentari presenti, a parte i 20 che sono intervenuti sul tema, zero. E spesso dopo l'intervento c'è stato chi ha lasciato l'aula (comprensibile; causa ritardo il tema è stato trattato a partire dalle 20.30, piena ora di cena).
Gli interventi non hanno poi detto niente di che. La sinistra, soprattutto gli europarlamentari italiani, hanno provato ad alzare la voce che però, causa aula vuota, aveva un fastidioso effetto eco.
Insomma, o per il Parlamento Europeo non c'è alcuna recrudescenza del neofascismo in Italia oppure gli europarlamentari se ne fregano. I problemi veri sono altri. E lo dice la stessa Europa
Stamane Frontex ha reso noti i numeri sulla migrazione nella Ue; sono stati 380 mila i migranti irregolari (ripetiamo: irregolari), arrivati in Europa nel 2023; un dato record dal 2006 che supera del 17% quello dello scorso anno. Se quindi una manifestazione di 2000 cittadini italiani (regolari) è diventata tema di discussione di un'ora alla plenaria solo per proporzione numerica ci aspettiamo che Commissari e deputati di Bruxelles si chiudano in una sorta di conclave per due settimane consecutive alla ricerca di una soluzione ad un problema molto più serio, tangibile di una manifestazione di nostalgici.
Ps. Nell'attesa del dibattito che più ci riguardava ho seguito buona parte dei lavori del pomeriggio. Innanzitutto si è notata lampante l'aula semivuota per gran parte del dibattito, quale fosse il tema. Alla fine forse siamo più signori noi in Italia che come successo settimana scorsa, se c'è il derby Lazio-Roma il Senato chiediamo di chiuderlo prima. Questione di onestà intellettuale...
Secondo: è evidente come ognuno cerchi di portare acqua al mulino del proprio paese. Insomma, è bastato un pomeriggio di dibattiti per far aumentare i dubbi sull'utilità di questa entità, mai così lontana dalla gente e debole a livello internazionale.